Come petali sulla neve
- Autore: Antonella Iuliano
- Anno di pubblicazione: 2012
Antonella Iuliano nasce in provincia di Avellino, dove risiede attualmente. Scrittrice esordiente, ci presenta
personalmente il suo libro d’esordio edito da La Caravella Editrice (2012).
- Come nasce la tua passione per la scrittura?
La mia passione per la scrittura nasce dal mio amore per la lettura. Da che ero una ragazzina ho sempre
prediletto un buon romanzo a qualsiasi altro hobby, amo viaggiare tra le pagine di un libro. Alla tipica
domanda sul “Cosa vuoi fare da grande?” non ho mai avuto una risposta vera e propria, ma se mi si
chiede “qual è il tuo sogno?” allora la risposta è immediata: la scrittrice. Da che ero bambina ad oggi
il mondo della letteratura mi ha sempre affascinata moltissimo, finché un bel giorno sono arrivata a
possedere la consapevolezza che dovevo scrivere anch’io, leggere per quanto bello non mi bastava più.
Avevo qualcosa dentro da dare a questo mondo e semplicemente l’ho fatto, seguendo il mio istinto.
- Com’è maturato il processo creativo di “Come petali sulla neve”?
Come petali sulla neve è stato concepito in un lasso di tempo abbastanza lungo, in quanto negli anni era
solo una vaga idea che ad un certo punto si affievoliva e veniva lasciata da parte. Poi sono arrivata ad un
periodo della mia vita in cui mi sono resa conto che questa storia, seppur indefinita, continuava a vivere
sotto la mia pelle e doveva venir fuori. Il tempo era maturo per me e quindi presumevo che non mi sarei
bloccata di nuovo nel processo creativo, perché era quello che volevo fare, più di tutto. Così nel settembre
del 2011 ho ripreso il manoscritto e nuove idee su come rendere la storia che mi apprestavo a raccontare,
interessante e piacevole per il lettore, si sono materializzate l’una dopo l’altra nella mia mente. Credo esista
una sorta di magia nello scrivere, tutto arriva quando meno te lo aspetti o almeno per me è stato così.
- Di cosa parla il tuo romanzo?
Il mio romanzo racconta una vicenda abbastanza triste, la ricerca di un legame che si suppone essere
perduto per sempre, ma che tale non è. Sono pagine intrise di solitudine ma anche di tenacia e di suspense,
in cui il lettore sensibile non fatica ad identificarsi con il protagonista, in quanto tutti noi ci sentiamo un po’
soli al mondo e alla ricerca di qualcosa. Il viaggio che il protagonista intraprende per dare un senso alla sua
vita e trovare quelle che sono le sue radici, è un viaggio che sembra essere stato messo in moto da delle
coincidenze, ma il lettore alla fine scoprirà un disegno prestabilito e alquanto crudele.
- Durante la stesura del tuo romanzo hai adottato tecniche particolari?
Nessuna in particolare, mi sono soltanto ispirata ai miei modelli letterari preferiti. Lascio raccontare la storia al protagonista del romanzo di modo che si stabilisca un contatto immediato tra lui e chi legge
il libro. Solo una cosa ho sempre cercato di fare mentre scrivevo e cioè immedesimarmi nell’ipotetico lettore che avrebbe letto quelle pagine, cosa non difficile per me essendo prima di tutto una lettrice. Mi chiedevo “Questo può emozionare? Questo mi coinvolgerebbe se fossi il lettore e non l’autore?” e in base a ciò lavoravo sul testo.
- Pensi ad un probabile seguito di “Come petali sulla neve”?
Al momento no. La mia ispirazione attuale mi porta a ritenere conclusa la vicenda che narro in Come petali
sulla neve. Ho altri progetti letterari, ma non lo escludo a priori in quanto l’ispirazione è una compagna
capricciosa e in futuro chissà, potrebbe farmi richiamare sulla pagina i protagonisti del mio primo romanzo.
- Perché il lettore dovrebbe acquistare il tuo romanzo?
Per regalarsi qualche piacevole ora in compagnia di una storia toccante, delicata, che non dimenticherà
facilmente mi auguro. Finora i primi pareri dei lettori sono stati più che gratificanti per me e mi hanno dato
la certezza che la mia è una storia che arriva, che tocca le corde del cuore. Senza presunzione ritengo di
aver scritto un romanzo particolare, mai scontato, in cui ho investito molta della mia stessa sensibilità e
questo il lettore attento lo percepisce.
- Prima hai detto di esserti ispirata a dei modelli letterari, chi di preciso?
Il mio modello letterario per eccellenza è Charlotte Bronte, trovo il suo modo di scrivere avvolgente e carico
di passione, ma allo stesso tempo il suo è uno stile educato e pulito, proprio come piace a me. Tra gli autori
contemporanei invece nutro una profonda stima per Carlos Ruiz Zafòn, dalla cui penna scaturisce una
magia letteraria davvero unica.
- I tuoi progetti futuri?
Sicuramente un nuovo romanzo, che spero possa essere pubblicato nei primi mesi del 2013. È un lavoro
completamente diverso dal primo, in cui a tenere banco sono l’amore per i libri e alcune autrici “senza
tempo”.
Sperando di aver suscitato la vostra curiosità vi lascio il link al quale fare riferimento per poter acquistare il libro, per chi volesse con dedica/autografo:
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Grazie.
Come petali sulla neve
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Come petali sulla neve deve essere considerato, a mio avviso, non tanto un testo per passare qualche ora, ma un testo che può insegnarti quanto la vita sia dura, quanta forza ci vuole per superare determinate problematiche anche quotidiane e, come superarle. Questo libro mi ha fatto riflettere molto, in quanto nella mia gioventù, oggi ho 57anni, ho attraversato periodi molto duri, come il protagonista del testo, e il solo ricordarli a distanza di tanti anni, mi ha fatto riflettere molto in positivo, e a distanza di anni, parlo della mia vita, grazie al libro della Sig.ra IULIANO, ho avuto modo di capire ancora qualcosa della vita. Complimenti alla scrittrice, molto brava anche nel linguaggio che ha usato.
Philip è un orfano. I suoi genitori naturali sono morti in un terribile incidente quando lui aveva poco più di un anno di vita. Chiaramente il suo futuro sarà in un orfanotrofio. A onor del vero la sua vita non sarà poi così male. Certo, non avrà gli agi e gli onori dell’alta società, ma riuscirà a ritagliarsi un piccolo spicchio di felicità. Almeno fino a quando, un giorno, trova una foto… La foto ritrae i suoi genitori e lui, appena nato. Però, in quell’istantanea, v’è anche un altro bambino, identico a lui! A ventitré anni Philip scopre d’avere un fratello gemello… La sua partenza dall’istituto è repentina, abbandona l’Irlanda del Nord per cercare l’altra metà della sua famiglia, il suo gemello. Arriva in una città e un rocambolesco incontro con un ragazzo di nome Jerry gli farà capire d’aver fatto centro. Infatti Jerry aveva scambiato lui per il suo gemello Leonardo. L’aveva trovato! Leonardo vive nella parte ricca della città, adottato da una famiglia benestante. Ora non resta che che incontrarlo. Ma sarà così facile? Leonardo vorrà conoscerlo? Perché è stato adottato solo lui? Come mai un uomo ha minacciato Philip di stare alla larga da suo fratello e dalla sua famiglia? Che cos’è accaduto in quell’orfanotrofio, più di vent’anni prima? Troppe domande, una sola soluzione: farsi rapire dalle pagine di questo libro… Antonella Iuliano ci dona una storia colma d’amore e di speranza. L’amore per la famiglia, la speranza che non muore mai e vuole rattoppare quello strappo creato da persone grette e perfide per il loro avido tornaconto. Una vicenda con qualche mistero, giochi di potere che trameranno dietro le quinte, attori inconsapevoli in una storia più grande di loro... Un libro che vi prenderà dalle prime pagine e vi farà scordare di preparare la cena, telefonare agli amici, guardare la televisione… Una storia coinvolgente e fresca, dal ritmo incalzante e mai noiosa. Consigliato.