Congo blues
- Autore: Jonathan Robijn
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Marsilio
- Anno di pubblicazione: 2020
Congo blues (Marsilio, 2020), tradotto da Laura Pignatti e appena pubblicato con una copertina coloratissima e invitante, è opera del giornalista fiammingo Jonathan Robijn, che racconta una storia originale, quella del pianista nero Morgan, che vive a Bruxelles e si arrangia a suonare jazz saltuariamente in locali che lo pagano poco.
L’uomo ha un passato non troppo chiaro, ricorda solo di essere giunto in aereo da un paese africano quando aveva pochi anni e di essere stato adottato da una famiglia bianca: la madre adottiva era un’attrice di teatro, donna colta e interessante che aveva fatto nascere nel giovane Roman, poi divenuto Morgan, l’amore per la musica e l’abitudine a suonarla.
Quando aveva diciassette anni, il ragazzo, pur affezionato ai genitori, li aveva abbandonati, scomparendo. Qualche anno a Parigi, e poi di nuovo a Bruxelles, in un minuscolo appartamento, depresso e solo in seguito alla morte drammatica di Angela, la ragazza amata e rimpianta.
Una gelida notte di capodanno, rientrando a casa, Morgan vede a pochi passi dalla sua porta una ragazza biondissima, addormentata sotto una nevicata che rischierebbe di ucciderla: la porta a casa e, mentre la adagia sul suo letto, dalla tasca del cappotto esce una mazzetta di banconote. Sono molti soldi, ma Morgan li rimette subito al loro posto.
Così comincia il rapporto ambiguo tra Simona, che una volta sveglia e riconoscente al suo salvatore gli chiede di potersi fermare lì qualche giorno, visto che gli alberghi sono tutti pieni. Cosa nasconde la biondissima e ricca donna misteriosa? Chi è Walter, chi sono gli altri personaggi da cui Simona vuole fuggire? Chi è Lilly, la donna che ha fatto da madre a Simona? Quale è il rapporto tra la ragazza e il Congo, la ex colonia belga con cui lei mostra di avere avuto in passato un legame? Perché parte improvvisamente per Zurigo e non torna più?
La figura di Simona, forse De Bois, forse Tremblay, è ammantata di mistero, ma, soprattutto, suscita in Morgan una serie di interrogativi sulla sua stessa origine, sul luogo nativo da cui è stato cacciato e messo su un aereo: da chi?
Queste domande spingeranno il musicista a fare una accurata indagine, ricercando anche la sua stessa madre adottiva.
Congo blues è un romanzo sulla ricerca delle radici, sull’assenza dei genitori, sulla relazione difficile fra l’Europa e il suo passato coloniale mai del tutto esplorato dalla storia e dalla letteratura; un romanzo sorprendente, intelligente, malinconico, pieno di dolore. Bianchi e neri, una storia di integrazione ancora tutta da costruire, di origini da ritrovare, e di un mai scontato amore per i genitori.
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