Conservatori. Storia e attualità di un pensiero politico di Marco Invernizzi e Oscar Sanguinetti

Conservatori. Storia e attualità di un pensiero politico di Marco Invernizzi e Oscar Sanguinetti (Edizioni Ares, 2023) è un libro di interesse con la prefazione di Giovanni Orsina che va letto ed approfondito per gli argomenti che affronta su Conservatori e Conservatorismo, un tema di odierna e pressante attualità che appariva fino a poco tempo addietro desueto. Un volume completo che illustra la tematica in parola analizzando e interrogandosi sul fatto se il Conservatorismo abbia una sua storia e in che modo si sia sviluppato e si possa sviluppare.

Al di là della semplice parola che può assumere caratteri e interpretazioni fuorvianti, il “Conservatorismo” non appare essere “strictu sensu” un’ideologia, come più volte sottolineato dagli stessi autori, ma pare assumere i connotati di una filosofia costruita sul realismo, sull’idea di una realtà da cui non discostarsi. La filosofia del Conservatorismo ha alla base la legge morale e naturale, una morale che si forma e diviene dall’essere delle cose e da cui si traccia un’etica di comportamento.

Leggendo il libro si ha una visione di insieme per comprendere che cos’è il Conservatorismo e si compie un percorso a ritroso sulle sue origini. Gli autori su questo ultimo punto pongono l’attenzione su una fase di particolare frattura della Storia costituita dalla Rivoluzione Francese. Quando si parla di Conservatorismo, si viene a precisare come non si voglia tornare ad una società pre-rivoluzionaria, ma si intenda conservare dei principi cardine intesi come immutabili.

La “Grande Armèe” portò i principi della Rivoluzione francese ma si rileva come vi è una storia di insorgenze popolari, dalle “Pasque veronesi” al “Sanfedismo napoletano”, esempi di una resistenza ai principi e ai dettami dell’“89 incarnata da due nomi:

• Edmund Burke (1730-1797), un anglicano che forse segretamente aveva aderito al Cattolicesimo che scrive “Riflessioni sulla Rivoluzione francese” esponendo a suo dire le conseguenze negative di questa frattura epocale;
• il francese Joseph Marie de Maistre (1753-1821) e tutta la scuola cattolica controrivoluzionaria, ma questo indirizzo culturale ebbe poi ad espandersi in tutta Europa ed anche in nord America.

Nella presente pubblicazione, ci si sofferma in particolare sulla storia del Conservatorismo in Italia, a partire del processo unitario sino ai giorni nostri analizzando le vicende politiche e sociali italiane: il Fascismo e l’anticomunismo incarnato da diversi Partiti. Si sottolinea ancora come il movimento, la cultura del Conservatorismo non troverà poi precisa individuazione e collocazione come pure univoci riferimenti partitici e confessionali.

I due autori, con l’apporto dei contributi di Andrea Morigi, Francesco Pappalardo e di Mauro Ronco, pongono in essere una ricostruzione storica ricca di dettagli, protagonisti ed eventi, ripercorrendo i passaggi fondamentali sull’analisi ed evoluzione di una tradizione conservatrice complessa e intrigata, specie quella italiana che ha talora ingenerato equivoci interpretativi. Uno studio accurato e preciso con una ricchezza di fonti e riferimenti bibliografici da leggere per approfondire una tema, una cultura, una materia sempre presente.