Contro la felicità - Un elogio della melanconia
- Autore: Eric G. Wilson
- Genere: Psicologia
- Categoria: Saggistica
L’ottimismo negli ultimi tempi pare sia diventato un must. Gli scaffali dei librai sono stracolmi di pubblicazioni che insegnano a come diventare ottimisti e a pensare positivo. Non c’è posto nella nostra società per la tristezza o la malinconia.
Ecco invece una voce in controtendenza che addirittura elogia il sentimento della malinconia. E’ la voce del professor Eric G. Wilson, docente di inglese presso la Wake Forest University, nel North Carolina.
Secondo Wilson la malinconia, attraverso l’introspezione dell’io, ci porta a comprendere di essere tutt’uno con il flusso della vita, con l’universo stesso e le sue leggi, talvolta dure e spietate, e per questo va accettata e assecondata, senza alcuna pretesa di addolcire la realtà con un ottimismo di facciata.
Anziché rifuggirla come una malattia o una debolezza caratteriale, la malinconia va vissuta appieno e fino in fondo, poiché è proprio nel buio dell’anima che l’uomo trova le risorse per scoprire e sperimentare la bellezza dell’esistenza, seppur con tutte le sue asperità. Il malinconico è partecipe al flusso della vita e soltanto così, paradossalmente, il cuore si ravviva: soltanto dalla malinconia si arriva a godere della vera gioia.
La malinconia inoltre è all’origine talvolta di quello slancio vitale che porta taluni perfino alla genialità.
Beethoven, per esempio, compose i suoi straordinari capolavori in una fase particolarmente cupa e triste della sua vita.
Così anche per altri grandi della letteratura, della pittura o della canzone quali William Blake, John Keats, Vincent Van Gogh, John Lennon.
Una trattazione originale, fuori dagli schemi, coraggiosa, esposta alle critiche dei cultori dell’ottimismo.
Consigliato a chi è pronto a mettere in discussione le proprie stereotipate convinzioni.
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