Dagli stati preunitari d’antico regime all’unificazione

Questa raccolta di saggi, curata da Nicola Raponi, riunisce contributi di Galasso, Passerin D’Entreves, Anzilotti, Traniello e altri su passato e presente dell’Italia.
Durante i miei studi universitari alla Cattolica di Milano diedi l’esame di storia moderna con il prof. Raponi e dovetti preparare questo libro dal titolo "Dagli stati preunitari d’antico regime all’unificazione" sull’evoluzione dell’Italia fino all’Unità.
Gli autori dei saggi partono da lontano, addirittura dall’epoca comunale, esperimento politico non portato a termine secondo Anzilotti. I saggi successivi ci parlano di Genova, una repubblica aristocratica che termina la sua storia con Napoleone e, in seguito, i Savoia.

Interessante il saggio di Amorth sullo Statuto albertino e sulle costituzioni come frutto maturo di un processo durato secoli.
I saggi sono anche di storia sociale e quelli di Zaghi e Berengo analizzano le carriere dei funzionari e le classi sociali a cui appartenevano. La maggior parte erano aristocratici, ma alcuni appartenevano ad una borghesia che si stava facendo strada ed era efficiente e laboriosa.
Non si deve dimenticare inoltre che l’Italia è uno stato in cui la Chiesa cattolica ha contato e conta moltissimo per cui Francesco Venturi dedica un saggio al potere del Papato che era assolutamente contrario all’unificazione e ai rapporti di proprietà ecclesiastica nel Sud e i rapporti con le sopravvivenze feudali.
L’ultima parte è imperniata sullo stato unitario e sull’ordinamento piemontese che viene esteso a tutte le regioni provocando non pochi scompensi. E infatti nel saggio di Passerin d’Entreves si incontrano due Italie, che mantengono reciprocamente le distanze tanto da suscitare una reazione antipiemontese e creando ferite ancora non guarite. Si può dire che perlomeno è nato lo stato italiano.
In appendice un saggio di Traniello sul capitalismo del secondo Ottocento e i suoi effetti su una nazione, che si è formata troppo in fretta e male, dimostrando che le politiche liberiste non erano adeguate alla realtà. E si potrebbe continuare.

Saggio interessante. Lettura obbligatoria per gli studenti di Storia.