Dante e la botanica della selva oscura. Piante arboree nella Commedia
- Autore: Angelo Manitta
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2022
“Nella Commedia il rapporto di Dante con l’ambiente naturale e vegetazionale è realisticamente molto stretto, come si può notare in innumerevoli occasioni, tanto che per trattare tale tematica appare quasi scontato prendere le mosse proprio dai primi versi.”
Questo corposo saggio di Angelo Manitta, Dante e la botanica della selva oscura. Piante arboree nella Commedia (Il Convivio Editore, 2022) si colloca nel mezzo del proliferare degli studi dedicati alle opere di Dante Alighieri. Proliferare incoraggiato anche dal recente settecentenario dalla sua morte, celebrato nel 2021, ed è come se gli sforzi degli studiosi si siano concentrati nella ricerca del timing editoriale perfetto.
Angelo Manitta non è in verità nuovo a lavori specialistici sul Sommo Poeta e in particolare a questo volume potremmo pensare come all’ultimo di una trilogia molto interessante, per cui l’uscita del suo libro è da considerarsi quasi una coincidenza fortuita. La precisazione è utile per significare che all’interno di queste pagine non c’è improvvisazione, né fretta di concludere in tempo per l’anniversario. Il titolo è già molto indicativo circa l’argomento trattato. Dopo una lunga introduzione nella quale non si riassume e non si prefigura ciò che il lettore incontrerà, ma si prepara il perimetro entro il quale la ricerca è stata svolta, ci sono una decina di capitoli che entrano nello specifico.
“Il garofano e il pepe sono due piante, entrambe esotiche e note come spezie, utilizzate da Dante nella sua Commedia in due occasioni.”
Si tratta di un percorso denso di notizie, indicazioni botaniche, curiosità storiche, citazioni erudite che si muovono all’interno della Commedia e non solo. I capitoli comprendono frasi evocative del tipo: “Le quattro diverse selve dantesche”, “L’abete e il pino nella Commedia e nelle opere minori di Dante”, “Contesto naturalistico dell’ambrosia”, “spezie e aromi”, “l’alloro in Dante: aspetti botanici, mitologici e simbolici” e così via
“Ma tralasciando tale analisi allegorica o metaforica, soffermeremo la nostra attenzione sugli aspetti botanici, sulla peculiarità dei boschi o delle selve che Dante ci vuole proporre e in cui lui immagina di imbattersi.”
Un grosso lavoro di documentazione e ricerca dunque, e una bibliografia densa, dove solo pochi libri citati risalgono agli anni a noi vicini. Il volume di Angelo Manitta si associa molto bene con i saggi di qualità sulla figura e le opere di Dante, aggiungendo un ulteriore tassello per lo studio e la conoscenza, di cui probabilmente la monumentale Enciclopedia Dantesca (Treccani) è un imprescindibile punto di riferimento.
Dante e la botanica della selva oscura. Piante arboree nella «Commedia»
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