Di amori, di libri, di rivolte
- Autore: Nuccio Pepe
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2021
Una storia d’amore sullo sfondo dei moti garibaldini in una Sicilia ottocentesca, divisa tra le sue bellezze storiche e le condizioni di povertà dell’isola. Un appassionante romanzo tra rivolte e libri, e un amore oltre ogni convenzione sociale, tra il contadino Ascenzio e la marchesina Cloe, che saprà narrare degli anni che portarono all’unità d’Italia con la storica impresa di Garibaldi. Di amori, di libri, di rivolte (Navarra, 2021) è l’ultimo lavoro di Nuccio Pepe, medico chirurgo siciliano con la passione della scrittura, del cinema e dei viaggi. Ha al suo attivo varie pubblicazioni, tra le quali Il dubbio, vincitore di diversi premi letterari.
La genesi di questo romanzo è legata a un articolo pubblicato sul “Giornale di Sicilia” sulla storia di un’antica biblioteca presso il monastero di San Domenico a Palermo. Una raccolta di quarantamila volumi, realizzata da Castronio, un domenicano del Settecento, appassionato di astronomia, fortificazioni e altro. In un suo testo un suo disegno riporta in origine la fortificazione del Pentagono: copia del libro è custodita alla Library of Congress di Washington. Un patrimonio della Storia e dell’umanità che va custodito e fatto conoscere, raccomanda il nostro autore nella prefazione al suo libro.
La biblioteca e i libri saranno galeotti per la profonda passione che legherà due giovani amanti, i protagonisti del romanzo. Una bellissima storia d’amore calata nel contesto dell’Ottocento, scritta con grande attenzione rivelando la passione dell’autore per il romanzo storico.
Nel 1860 Ascenzio, ultimo di otto figli, aveva compiuto ventitré anni. Fisico asciutto, temprato al lavoro dei campi, gli piaceva sfogliare e leggere libri e in questo era aiutato da padre Mario che gli passava tutto ciò che di scritto gli poteva interessare. Cloe, secondogenita del marchese di Saguta, era una giovane ventenne emancipata, viso dolce, riccioli neri, un’intelligenza non comune, rientrata in Sicilia dopo aver trascorso qualche anno a Roma per la sua istruzione. Gli echi delle gesta del generale Giovanni Corrao, famoso tra le classi sociali meno abbienti perché oppositore ai Borboni, erano arrivati ovunque, fin nelle Madonie. Con i suoi discorsi sapeva infervorare gli animi parlando di Garibaldi e del futuro della loro terra. Stanchi dei soprusi la gente approvava ciò che diceva, la rivolta li avrebbe sottratti alle vessazioni dei feudatari.
“Esultare, soffrire, sudare, gioire, e perché no, anche morire, ma insieme, uniti per raggiungere una meta, una meta dopo l’altra.“
I tumulti non ostacolarono la conoscenza dei due giovani che da allora non si sarebbero più lasciati, nonostante le difficoltà dei tempi. Una profonda intesa li legava. Lei gli raccontava di Roma, gli leggeva poesie e libri, e finito un libro si iniziava un altro. Era stato così che Ascenzio aveva migliorato la capacità e il piacere della lettura, “conosciuto eroi a lui prima ignoti, divinità di altri luoghi e tempi, figure di uomini e donne che gli riempivano il cuore e la mente di suggestioni prima completamente sconosciute”.
Intanto le truppe garibaldine avanzavano, dure battaglie lasciavano alle spalle fino a Milazzo con la disfatta dei Borboni. La nobiltà, impaurita dalle ondate di violenza e dai disordini popolari, era in fuga in zone più sicure, come la famiglia di Cloe. Ascenzio la seguirà ovunque, anche nelle terre più lontane nel mondo.
Le classi più povere avevano riposto speranze nelle promesse di Garibaldi, nella distribuzione delle terre, ma le leggi di Cavour portarono invece in breve tempo alla fine di ogni speranza, alla delusione, alla convinzione di essere stati traditi, poiché nulla era cambiato.
In un clima avvelenato tra le lotte contadine, la fame e il brigantaggio, l’aggravio di nuove tasse e il sentimento antiunitario, cresceva la voglia e il desiderio del riscatto di un popolo tradito e tanti, dai grandi feudatari alle classi più povere, si imbarcarono verso nuove rotte oltre l’Atlantico, dando così inizio alla grande emigrazione siciliana in America.
Di amori, di libri, di rivolte
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