Diana. La favola della principessa triste
- Autore: Julie Heiland
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Giunti
- Anno di pubblicazione: 2022
Diana. La favola della principessa triste (Giunti 2022, titolo originale Diana. Königin der Herzen, traduzione di Serena Tardioli) di Julie Heiland rievoca la vita di Diana Spencer, Principessa di Galles, conosciuta anche come Lady Diana o Lady D (Sandringham, 1º luglio 1961 – Parigi, 31 agosto 1997), dal 1981 al 1996 consorte di Carlo, Principe del Galles, ora re del Regno Unito con il nome di Carlo III.
Diana era la “Principessa del Popolo”, così denominata dall’allora Premier Tony Blair il giorno dopo la sua tragica morte avvenuta in un incidente automobilistico a Parigi sotto il Ponte dell’Alma mentre si trovava insieme al compagno, l’imprenditore egiziano Dodi Al-Fayed, mentre l’autista tentava di seminare i paparazzi che li avevano inseguiti all’uscita dall’Hotel Ritz di Place Vendome. Scelta dai Windsor come moglie ideale del Principe di Galles, per il nome che portava, (Spencer è una delle più antiche e importanti famiglie britanniche, strettamente connessa con la famiglia reale da diverse generazioni) e per la sua illibatezza e candore, non divenne mai regina. Anzi, Diana, a questo titolo proprio non ci teneva, preferiva essere “una Regina di cuori”, come tenne a precisare al giornalista Martin Bashir durante la celebre e scandalosa intervista al programma della BBC Panorama.
Diana e Carlo, genitori di due figli, l’erede al trono William e Harry, già separati ufficialmente dal 9 dicembre 1992, divorziarono il 26 agosto 1996, e quella intervista scandalosa fu proprio uno dei motivi di accelerazione di un divorzio che era ormai inevitabile. In fondo cosa aveva detto di così scandaloso la donna più famosa e fotografata del mondo, piena di glamour, sensibile e affamata d’amore, amore che Carlo le aveva negato? Aveva detto la verità e cioè che nel suo matrimonio erano in tre, quindi era un “po’ affollato”, giacché Carlo non aveva mai lasciato la sua storica amante, Camilla Rosemary Shand, anche conosciuta come Camilla Parker Bowles, ora Regina consorte, ma già prima moglie poi divorziata di Andrew Parker Bowles, dal quale ha avuto due figli, Tom e Laura. Il rapporto con Camilla “non è negoziabile” aveva sentenziato Carlo, quando i compianti Reali genitori, Elisabetta II e il Principe Filippo d’Edimburgo, avevano tentato di farlo ragionare.
È straordinario come questo coinvolgente resoconto romanzato della storia di Lady Diana, famosa anche per le sue amicizie trasversali, che andavano da Gianni Versace a Elton John, per finire con Madre Teresa di Calcutta e per il suo impegno umanitario su vari fronti, evidenzi, via via che trascorrono gli anni, la presa di coscienza di una ragazza ingenua, gettata inconsapevolmente in pasto ai leoni. Una donna sentimentale, anticonformista, affettuosa, ribelle e passionale, forse fin troppo, una delle donne più influenti, amate e chiacchierate del mondo, Diana, Principessa del popolo che cambiò la monarchia. A distanza di 26 anni, il mito di Lady Diana resta intatto.
Durante la lettura del testo si capisce benissimo come il Principe di Galles appaia come un uomo insicuro, oppresso dalla forte personalità materna, che ha trovato serenità e conforto nel suo primo e unico amore, una donna non bella ma rassicurante, Camilla, paradossalmente un’altra figura femminile forte, di polso, che in un angolo, con pazienza, ha saputo aspettare il suo momento.
“Ritieniti fortunata se potrai esserci anche tu per cena. Ma si può sapere di nuovo che ti sei messa?”.
Non è difficile immaginare una ragazzina sedicenne, avida lettrice dei romanzi di Barbara Cartland, “nonnastra”, in quanto madre della sua matrigna Raine, intristita dal divorzio dei genitori Edward, VIII Conte Spencer e Frances Roches, cresciuta ad Althorp, una grande dimora, due sorelle più grandi di lei, Sarah e Jane, e un fratellino più piccolo, Charles, poco interessata agli studi, innamorata dell’amore e quindi idealizzato. Nel 1977 durante una battuta di caccia, Diana conosce lo scapolo più ambito del mondo, dal quale era già attratta, che frequentava senza impegno sua sorella maggiore Sarah. Il resto, come si suol dire, è storia.
“Sono solo io. Diana. La sorella minore di Sarah”.
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