Dio visto da Sud. La Sicilia crocevia di religioni e agnosticismi
- Autore: Augusto Cavadi
- Genere: Religioni
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2021
Quale novità editoriale di Spazio Cultura Edizioni, nella collana Humanitas libero pensiero, l’ultimo libro di Augusto Cavadi, filosofo laico, con una post fazione di Don Cosimo Scordato, ha un titolo particolarmente intrigante, che riflette la personalità e la “scrittura” dell’autore: Dio visto da Sud. È altrettanto significativo il sottotitolo di copertina: “La Sicilia come crocevia di religioni e agnosticismi”.
È un volume che si compone di tre macrosezioni, in ognuna delle quali si è scelto di approfondire il tema della religiosità all’interno della Sicilia presa come punto emblematico e privilegiato di osservazione. Citando l’autore:
“Se analizziamo la fenomenologia del mondo cattolico, ci imbattiamo almeno in tre macro problematiche che…ne coinvolgono molte altre, più o meno connesse tra di loro: la bioetica, il rapporto con il potere politico, le relazioni pericolose con il sistema mafioso.”
Il libro nasce con il proposito di raccogliere tutti gli articoli che l’autore ha scritto per diverse riviste, in primis “La Repubblica”, con l’intento di dare loro una struttura omogenea. Sono riflessioni che risultano sempre attuali, legate da un filo narrativo che le unisce, mantenendo vivacità e autenticità nei contenuti. Vuole essere un saggio di sapiente divulgazione e di agevole lettura, quale è la cifra stilistica dell’autore, che esprime concetti e idee estremamente complesse con una semplicità che rende fruibile la materia a tutti i lettori e non solo agli specialisti.
In Sicilia, osserva l’autore, si incrociano diverse tradizioni religiose, da quella islamica, ebraica a quella cristiana con tutte le sue articolazioni, ma anche il Buddismo, l’Induismo e altre ancora. possiedono una potenzialità estremamente positiva, dall’altra però, al loro interno, emergono elementi negativi e ambigui. La Sicilia ha accolto nel tempo tutte le confessioni, ma non passivamente, bensì con un lavoro critico di rielaborazione di tutte le tradizioni culturali e religiose. E questo in specie per quello che riguarda il rapporto delle grandi religioni con la dimensione del femminile. Tutte queste tradizioni, pur con i loro arcaismi, possiedono tuttavia delle ricchezze che in Sicilia, grazie anche a uno spirito di confronto, di dialettica e di collaborazione, si cerca di fare venire fuori. Si vede in questa dimensione siciliana un microcosmo, un laboratorio per il futuro dell’umanità intera, per quanto attiene alla convivenza serena delle differenze.
Dio visto da Sud è un libro meritevole di attenzione, che è una testimonianza di come si può fare giornalismo decisamente superiore con carattere pedagogico con uno sforzo di andare oltre, non solo per informare ma per educare, per fare pensare su diverse tematiche. È un giornalismo aperto specie alla questione religiosa, con una critica, se non alla complicità, all’incapacità della Chiesa di portare avanti una cultura impermeabile alla Mafia quando sarebbe sufficiente portare avanti una cultura ispirata al Vangelo. Cavadi afferma che la laicità è una caratteristica compatibile con la fede, sostenendo un Cristianesimo critico e una laicità solidale che si ispira ai valori cristiani, rifuggendo da agnosticismo e bigottismo. È un Cristianesimo senza Chiesa, che Gesù forse non ha mai voluto fondare.
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