Don Fortunato
- Autore: Marco Tripodi
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2023
Quest’autunno è scaldato da un esordio letterario a cura di Rossini Editore: Don Fortunato, un poderoso romanzo storico con cui approda per la prima volta nelle librerie Marco Tripodi, docente genovese il cui cognome rivela le marcate origini calabresi, origini a cui lui dà voce e inchiostro nelle pagine della sua prima fatica letteraria.
Don Fortunato affonda nelle memorie familiari del suo autore, raccontando una vita che scorre tra le montagne della provincia reggina, e che compone un filo narrativo in cui si intrecciano le vicende di una famiglia che si compone, cresce e si disgrega, mettendo in scena l’anima di una provincia antica e del suo folklore: Molaro, Motta San Giovanni, Saline Joniche, Reggio Calabria, Melito Porto Salvo, Pentedattilo, vengono rievocati nelle pagine di Tripodi con una precisione storica che si sposa con le tinte più accurate di una rara sensibilità narrativa, restituendoci l’aspetto, ma soprattutto le atmosfere di un secolo fa.
La storia di Fortunato è quella di un orfano che cresce sulle montagne di Molaro, e dalle sue montagne affronta sfide e avversari che costellano una vita difficile e ingrata, che arriverà a fare di lui la figura ostica, controversa e temuta di Don Fortunato.
Il romanzo di Marco Tripodi si presenta come un esordio appassionato e imponente (quasi seicento pagine che scorrono senza stancare il lettore, ma anzi trascinandolo nel suo mondo), che costruisce con minuzia un universo letterario fatto di molteplici tasselli, tutti incastonati con cura, che compongono un’opera variegata e complessa: qui i profumi della Calabria si mescolano lungo il corso narrativo con la sabbia della Libia, con il fetore delle trincee della Prima guerra mondiale, con l’aria pesante del carcere e con quella profumata del mare.
Pagina dopo pagina il nostro protagonista cresce, la storia scorre e la Storia segue il suo corso, e il lettore si ritrova imprigionato nel ritmo incalzante della suspance e dei colpi di scena che Tripodi tesse capitolo dopo capitolo, facendoci palpitare e soffrire con i suoi personaggi, e facendoci rimanere con in bocca il sapore forte e amaro del vino contadino e della malavita.
Così Marco Tripodi ha definito la propria opera prima:
Ho lasciato che la ricerca storica da una parte, e l’immaginazione dall’altra, dessero voce allo sconfinato amore che provo per la mia terra, con le sue tradizioni, il suo passato e le sue delusioni.
In fondo è così che considero questo testo: una dichiarazione d’amore.
Don Fortunato
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Lo sto leggendo adesso, e per ora confermo!
Una scrittura davvero coinvolgente ed emozionante!
Ammetto che a prima vista mi ha un po’ spaventato (un bel librone, caratteri piccoli... Gulp!)... Invece si è fatto divorare!
Bravo Tripodi!
Quando ormai pensi di averlo capito e sai cosa aspettarti, il capitolo si chiude con un colpo di scena che ti costringe ad andare avanti: senza rendertene conto ti fa divorare cinquanta pagine per volta!