Dottor assegnista ricercatore precario (all’occorrenza autista per convegni segretario portaborse tuttofare)
- Autore: Duckbill
- Genere: Scienza
- Anno di pubblicazione: 2015
Dottor assegnista ricercatore precario (all’occorrenza autista per convegni segretario portaborse tuttofare) è una Graphic novel che racconta la storia autobiografica di Duckbill, giovane ricercatore che si muove attraverso un’estensione surreale, passando da laboratori bunker a segreterie tentacolari, con un ratto alato come mascotte. Una “quinta dimensione” che spazia dalle scenografie visionarie di una pellicola di Gilliam ad una nozionistica scientifica messa alla portata del lettore (anche quello non addetto ai lavori), per cui cellule staminali, o.g.m., principi della fisica e neuroni ben rappresentano, allegoricamente, la realtà che ogni giorno i ricercatori assegnisti vivono nel nostro paese.
La domanda sorge spontanea: cos’è un assegnista? Pochi lo sanno, si tratta infatti di una figura che riveste fondamentale importanza per il progresso della ricerca e della scienza, non riconosciuta come tale dalla legislazione italiana e da un sistema insano dove la sapienza non corrisponde alla saggezza ma, al contrario, ad un ego smisurato che tutto divora, proprio come accade nella politica.
Sono migliaia i ricercatori, donne e uomini, che in nome di una passione – lentamente uccisa da logiche di sfruttamento senza fondo e senza fondi! - riempiono le fila del precariato universitario che attraverso infiniti contratti a scadenza, per anni, pur essendo usciti dal limbo dello studio, non raggiungono la realizzazione di una professione riconosciuta. Una fila enorme di laureati precari mossi da una luminosa volontà di conoscere e scoprire - che a guardarli bene rappresentano il nostro migliore futuro - tenuti sotto il fardello della burocrazia e del potere bieco sul quale poggia indisturbata la casta del mondo universitario italiano, in un paese dove le riforme sono palliativi e – ancora! – vanno avanti soltanto i raccomandati.
Tra ricercatori stempiati, materie grigie in fuga, dinosauri divoratori di speranze e tesisti timer, il viaggio del nostro Duckbill approda sull’orlo del baratro: il suicidio del gene della passione… mutando il geniale ricercatore in un organismo ‘completamente’ modificato.
La graphic novel, come forma di espressione, ben si presta a questa rappresentazione; l’autore spazia tra conoscenza e creatività, giocando ironicamente su quanto queste virtù sfocino in campi lavorativi pieni di sbocchi e prospettive...
In un mondo in cui scienza, arte e cultura non vengono più riconosciuti dai governi degli uomini come valori fondamentali al progresso civile, l’ironia rimane l’unica arma per non soccombere, soprattutto in un paese che non si prende cura dei propri “cervelli”.
Segnalo la singolare protesta dei ricercatori non strutturati che chiedono il riconoscimento della ricerca come lavoro, in corso in questi mesi, a cui purtroppo viene data pochissima visibilità.
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