Dove le strade non hanno nome
- Autore: Fabio Monteduro
- Genere: Fantascienza
Oggi incontriamo lo scrittore Fabio Monteduro che ci presenta il suo ultimo libro dal titolo “Dove le strade non hanno nome”, edito a settembre 2012 da A.CAR. Ricordiamo che Fabio Monteduro è uno scrittore con un panorama editoriale importante: molti suoi racconti sono stati pubblicati in diverse riviste e questi sono i suoi libri:
- So chi sei… ed altre ossessioni- una raccolta di racconti,
- Avamposto dell’inferno,
- Anima nera,
- Jodi,
- Zona di Frontiera,
- Otto minuti a mezzanotte;
“Dove le strade non hanno nome” è il suo ultimo libro.
- Ciao e benvenuto Fabio! Ci racconti brevemente la trama del tuo ultimo libro?
Il romanzo è ispirato da una domanda di base: è possibile che entità extraterrestri abbiano fatto visita ai nostri antenati, agli arbori dell’umanità? E’ possibile che, in qualche maniera ci abbiano influenzato e che siano stati scambiati per degli dei? Io credo di si. Ma questo libro non è un trattato su questa teoria, è assolutamente un romanzo i cui protagonisti, così come i lettori, saranno chiamati a fare una scelta molto importante, la scelta definitiva, la si potrebbe chiamare.
- Nel testo troviamo i segreti che si celano sulle piramide egiziane, i Maya diventati un vero rito in tante pubblicazioni con il loro calendario e per aver predetto la fine del mondo, e tanto altro ancora; che cosa ci dobbiamo aspettare dal tuo libro?
Ci si può aspettare una lettura snella e veloce, senza fronzoli o paroloni roboanti, dove a farla da padrone è la storia stessa. Le teorie riguardanti i Maya, gli Egizi, i Sumeri e molti altri popoli antichi, sono raccontate con naturalezza, senza mai appesantire il testo o renderlo noioso. Ma ci sono anche tante teorie, cose che ho scoperto nelle miei ricerche e nei miei studi, perché è chiaro che per scrivere un romanzo del genere occorre documentarsi e non poco. Ci sono anche delle immagini nel libro, cose assolutamente reali, ritrovamenti di molti secoli prima di Cristo che faranno quanto meno dubitare e sicuramente porsi delle domande.
- Quando nasce l’ispirazione per questo romanzo?
Credo sin dalla prima volta che ho sentito parlare del celeberrimo 21 dicembre del 2012. Ora, è chiaro che letto prima di quella data il romanzo avrebbe dato un senso più reale alle vicende, ma anche così resta un testo attuale che affonda le sue radici in un passato oscuro e misterioso. Ispirazione e studio della materia specifica, la clipeologia, questa è la base di Dove le strade non hanno nome.
- Dove le strade non hanno nome: come mai la scelta di questo titolo?
I titoli dei libri, per quanto mi riguarda, hanno una valenza importante almeno quanto la storia di cui raccontano. Dove le strade non hanno nome altro non è che Where the Streets Have No Name, degli U2 e unisce le mie più grandi passioni, la letteratura e la musica rock. Sono stato per oltre 20 anni il batterista di una band e ho molto amato quel gruppo irlandese. Diciamo che visto l’argomento e ciò che accade nel libro, il titolo mi è sembrato particolarmente apprezzato.
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