Due sulla strada (The Van)
- Autore: Roddy Doyle
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Guanda
Una piacevole lettura estiva, leggera e divertente com’è nello spirito narrativo dello scrittore irlandese Roddy Doyle. Due sulla strada è l’ultimo romanzo della trilogia The Barrytown Trilogy che raccoglie tutte le avventure della famiglia Rabbitte. La trilogia comprende I Commitments, nel quale l’autore racconta di un gruppo di aspiranti musicisti che vogliono suonare musica soul, guidati da Jimmy junior Rabbitte nel quartiere popolare di Barrytown, un immaginario sobborgo settentrionale di Dublino, proprio come Kilbarrack dove è nato Doyle, e Bella famiglia, il secondo romanzo della saga, con protagonista la sorella di Jimmy, Sharon, che rimasta incinta decide di tenere con sé il bambino e di non svelarne la paternità.
Due sulla strada è l’ultimo dei romanzi e narra le vicende del capofamiglia, Jimmy Rabbitte Sr. Jimmy viene licenziato e di lì a poco anche il suo migliore amico Bimbo. Nella sua numerosa famiglia, con la bella moglie Veronica sempre al suo fianco anche nelle disavventure, troverà ispirazione per inventarsi una nuova occupazione. La perdita del lavoro non lo aveva condizionato più di tanto, manteneva intatte le sue abitudini: la mattina si alzava insieme a tutti anche se avrebbe potuto farne a meno, scendeva giù in cucina e nel preparare la colazione mandava giù il the dalla sua tazza speciale, bianca senza scritte, che per anni aveva portato con sé al lavoro. La sua giornata sarebbe continuata fino a sera andando in biblioteca; avendo tempo aveva scoperto i romanzi di Dickens e voleva leggerli tutti, prendendosi cura della nipotina Gina e bighellonando tra i pub a bere pinte con Bimbo, l’inseparabile compagno di sventure.
“Non erano tante le pinte che piacevano a Jimmy Sr … lui l’amava la sua pinta, anzi l’adorava, ma non era per quello che era lì. Poteva farne a meno … da quando aveva perso il posto non era mai il bere che gli mancava veramente … era la compagnia, le risate, gli altri. Era questo che gli piaceva.“
Come spesso succede, ci si fa l’abitudine anche a vivere senza un soldo in tasca, pensava il nostro Jimmy, basta riempirsi la giornata con piccole idee da realizzare o come faceva Bimbo nutrendosi di speranza sfogliando tutte le mattine l’Indipendent, il giornale migliore per gli annunci di lavoro. Si andava avanti con poco, superando i momenti più difficili. Siamo agli inizi degli anni novanta e si percepiscono sentimenti di insoddisfazione e di malcontento, ereditati dalla politica della Thatcher, la Lady di ferro. Lavoro non ce n’è, le fabbriche licenziano e gli uomini non hanno altro rifugio che il pub e la birra. Bimbo ha un’idea: con i soldi della disoccupazione vuole comprare un camioncino, una piccola friggitoria ambulante di fish & chips. Jimmy accetta di entrare nella nuova impresa e insieme, entusiasti, si mettono alla ricerca di un vecchio furgone da rimettere a posto. Avrebbero solo dovuto imparare in fretta a fare i cuochi e così avrebbero potuto dare inizio ad una nuova svolta nella loro vita. Il battesimo di fuoco sarebbe avvenuto tra un mese, con l’inizio dei mondiali di calcio. Preparare gli hamburger, pelare le patate, il merluzzo da tagliare a pezzi e poi la pastella, quell’unione tra farina e acqua che avrebbe reso delizioso anche il boccone meno appetitoso. Dopo molti sforzi, il furgone è pulito, le ricette sonp provate e riprovate, i due amici sono pronti a far fronte a bande di bambini con la voglia di gelato, ai fanatici del calcio, e agli ubriaconi della notte alla ricerca di qualcosa da mettere nello stomaco. Jimmy e Bimbo vedono i loro affari andare a gonfie vele.
“Era grande avere di nuovo soldi in tasca. Non si limitavano a contare gli incassi della serata e a dividerli per due. Erano organizzati meglio; avevano una ditta da mandare avanti. C’erano le provviste da comprare, i soldi da mettere da parte … “
Dopo un inizio entusiastico, i due amici non saranno più calorosi tra loro. Il furgone diventa piccolo e soffocante per entrambi, che devono muoversi di gran fretta all’interno, è quasi come lavorare in una sauna, e il tutto è diventato anche pericoloso. Bimbo ha perso il senso dell’ottimismo, il suo buonumore, e a quel punto la loro amicizia sarà messa a dura prova.
Due sulla strada non è una storia di successo e non vi è nessun finale con amarezza, come sempre nelle storie narrate da Roddy Doyle. È, altresì, un romanzo appassionante e coinvolgente, tra l’ironia e l’esuberanza di chi deve andare avanti nella vita senza avere grandi sogni, con la consapevolezza ormai delle ingiustizie sociali e con il piacere consolatorio di una buona pinta.
Due sulla strada (The van)
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