Élite. Educare per i tempi bui
- Autore: Gerd Klaus Kaltenbrunner
- Genere: Politica ed economia
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2016
Élite. Educare per i tempi bui di Gerd-Klaus Kaltenbrunner (Editore XY.IT, traduttore R. Nanini, collana “Antaios”, 2016) per la sua struttura agile e per le sue caratteristiche può essere definito un pamphlet nel quale si trova racchiusa una parte molto rappresentativa del pensiero filosofico di Kaltenbrunner, tradotto per la prima volta in lingua italiana.
Gerd-Klaus Kaltenbrunner è nato in Austria, a Vienna, ha studiato filosofia e diritto per poi trasferirsi in Germania dove ha scritto numerosi saggi e articoli su riviste prestigiose. Si è ritirato a vita privata, lontano da tutti, negli anni ’90, ma questo non gli ha impedito di essere definito:
La superstar assoluta del conservatorismo tedesco.
Il libro è diviso in due sezioni, “Senza élite non c’è speranza” e “Le società segrete, élite esemplari” ed è organizzato in brevi paragrafi; il primo di essi, quasi per introdurre il lettore verso il cuore del problema si intitola “Un guanto di sfida allo strapotere degli incapaci.”
Ci sono élite in ogni sistema sociale, ed esse lasciano un segno profondo su qualsiasi struttura sociale o epoca culturale. La storia non è tanto una lotta tra classi, quanto una drammatica gara tra élite.
Kaltenbrunner è un filosofo che parla in modo chiaro e diretto, senza girare tanto intorno a concetti fumosi e metafisici. Le élite sono necessarie e naturali anche nelle democrazie, dove si alternano e discutono, quindi non è necessario ricercarle solo all’interno di sistemi politici autoritari.
Il “popolo” incarica i propri rappresentanti, che diventano élite e devono esercitare il controllo.
Sono le elezioni a legittimare chi governa. La maggioranza sceglie la minoranza che deve governare per un certo lasso di tempo. Ogni votazione ha dunque già in sé un elemento elitario, perché contribuisce a creare o sancire un’élite.
Anche le società che si dichiarano anti-elitarie in realtà sono governate da esse, ma a volte in modo subdolo, invisibile e pericoloso. L’egualitarismo non è sufficiente, non è praticabile: molto meglio è la meritocrazia, di cui di fatto si parla molto.
Ma chi sono i meritevoli? E chi sono i mediocri?
Uno dei suggerimenti che Kaltenbrunner dà allo Stato democratico è proprio quello di “dire addio al culto della mediocrità”.
E quando arriviamo ai fatti, ci accorgiamo di trovare ovunque fenomeni di carattere elitario: le classi dirigenti, le avanguardie, i pionieri, le star, i luminari, ma anche il collegio cardinalizio...
L’universo filosofico entro cui si muove questo pensatore rispecchia certamente le idee fatte proprie dalle “Destre”, tuttavia, come sovente accade nell’esercizio del pensiero, non importa da quale parte politica esse provengano: le idee attraversano i confini teorici e si dirigono, semplicemente, verso il buonsenso.
Un saggio da leggere, sicuramente.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Élite. Educare per i tempi bui
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