Enciclopedia popolare della vita quotidiana. Il Novecento italiano di Pier Francesco Listri

Il lucido da scarpe “Brill” e Indro Montanelli, le chewing gum, i flipper e i paparazzi, la Coca Cola, il cavallino a dondolo e Giuseppe Nerbini, l’edicolante “con la quinta elementare” che allo scavallare tra Otto e Novecento si trasforma in fortunato editore: oggetti e soggetti del secolo breve, mitologie popolari del Novecento italiano, visti dall’ottica di Pier Francesco Listri, sbilenchi tra arte, storia e costume, con quel tanto o poco di ironia che non guasta. Mai.

Questa “Enciclopedia popolare della vita quotidiana” (Edizioni Clichy, 2014) è infatti un tuffo trasversale nel passato prossimo e remoto di una nazione che le ha viste tutte - parolacce e parole crociate, barzellette e balilla - e sa che tutto non è ancora niente, parafrasando Francesco De Gregori.

La memoria minima italiana - piccola, grande, privata, collettiva - impilata in 236 pagine, un occhio alla nostalgia canaglia uno alla tassonomia pop: dalla A di "Acque Minerali" (vero e proprio business tricolore: “un litro di acqua minerale costa al consumatore quanto mille litri di acqua potabile”) alla Z di "Zanzare" (con annessi & connessi i rimedi per farle fuori), passando per femminismo, cappelli, la bici e la stilografica, auto, figurine, flipper e jukebox, con succosi approfondimenti alle voci “Calcio” (6 pagine scarse sospese tra cronistoria, "leggende" e antropologia) e “Canzoni”, perché non di solo “Inno nazionale”, “Guerra” e “Pubblicità” vive ancora una Nazione votata alla mitologia d massa come le rondini alle primavere (vive, per esempio, anche di “Ufo” e di “Yeti”).

Il taglio è scorrevole, l’indagine acuta, l’immaginario sdrucciolo di almeno cinque generazioni di italiani veri c’è dentro tutto, in bella mostra. 164 voci complessive per il compendio più sui generis e meno respingente in circolazione. Garantiti un ricordo, un sorriso (almeno) e un pensierino degno di tal nome per ciascuno dei lemmi evocati da Pier Francesco Listri.

Una lettura da ombrellone? Dato che, ahimè, il periodo è quello, sicuro, ma per chi ama scegliere i libri da leggere cum grano salis.