Eredità nera. Morte dal passato per Sartori e Rovera di Sabrina Bastiani, Daniele Cambiaso

Sabrina De Bastiani e Daniele Cambiaso tornano in libreria con un libro intitolato Eredità nera. Morte dal passato per Sartori e Rovera, pubblicato dai Fratelli Frilli Editori. Un giallo poderoso, che nonostante la sua indubbia mole, si legge con velocità e curiosità.

Siamo a Genova nel 2015. Il libro racconta la storia di Bruno, un insegnante quarantenne, con una storia personale del tutto particolare, poiché è rimasto orfano in tenera età dopo un incidente i cui genitori perirono, lasciandolo solo. Viene cresciuto da uno zio, un uomo di poche parole, per nulla tenero e molto burbero, con il quale i rapporti sono sempre stati al limite. Ora, però, un grave fatto lo coinvolge: lo zio è scomparso nel nulla, e non si trova. Bruno Sartori non sa cosa pensare. Sa poco dello zio, e lui da tempo vive solo, introverso e non proprio felice. Cosa deve fare?
Non può che cercare di trovarlo, e allora si rivolge ad Andrea Rovera, sottufficiale dei Carabinieri, insofferente alle regole e ai comandamenti.
Qual è il punto della situazione?

“Suo zio Cesare tre giorni fa riceve nella mattinata una telefonata che gli manda a monte i suoi programmi e lo induce a uscire da solo, contrariamente alle sue abitudini. Esce e scompare nel nulla. Lei dopo due giorni di ricerche ….”

Non soltanto Bruno riceve un foglietto con un messaggio alquanto enigmatico, che dice:

“Cerca gli scheletri nel passato del vecchio. Cerca bene, professore.”

Che cosa significa? Chi era suo zio Cesare?

“So che è di idee piuttosto conservatrici, ma non mi è mai sembrato un fascista, né un nostalgico, ance se di quel periodo si è occupato moltissimo nei suoi studi.“

Si può arrivare a uccidere un uomo per questo? Man mano che l’indagine procede i due investigatori, Bruno e Andrea, si rendono conto che il filo conduttore è dato:

“Una foto del tempo di guerra, una telefonata, i ladri. Ripeto questa frase come un mantra, senza riuscire a individuare un filo che connetta questi elementi. Eppure c’è. Esiste.”

Qual è stato davvero il passato misterioso di suo zio? Chi era costui veramente?
Inizia così un’indagine portata avanti con ansia, tra Torino e Genova, ricca di:

“Fretta di chiudere, istinto di caccia, tensione.”

Perché forse da certe colpe del passato non si riesce mai a uscire e agire in tal senso. Allora? Che accadrà?
Un noir intenso, profondo, che affonda le sue radici in un passato misterioso, capace, dopo tanti anni, di far soffrire, di colpire indistintamente senza esclusione di colpi. Perché:

“È un passato intriso di sangue. Nonostante una eredità nera come la morte.”

Una lettura splendida, profonda e molto bella. Scritto con un linguaggio fluido, ricco di dialoghi, privi di inutili orpelli, ma capace di disegnare bene la situazione e le caratteristiche intrinseche dei personaggi e di ciò che si va disegnando. Il romanzo cattura immediatamente l’attenzione del lettore, c’è molto del passato italiano, ricco di colpi di scena e di scandali, veritiero ritratto di un tempo capace di influenzare ancora l’oggi.
Un romanzo che fa riflettere, intriso di Male assoluto e di personaggi ambigui, al limite. Ma è anche redenzione sotterranea, e capacità di superare e vivere finalmente con quella libertà tanto ambita e agognata.
Una lettura adatta agli amanti del genere noir, e dei bei romanzi.
Consigliato di questi tempi estivi in cui si ha più possibilità di leggere e di riflettere, per non dimenticare mai.