Eroine
- Autore: Vinicio Leonetti
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2020
Sarà per rabbia, per reazione contro un ex-fidanzato, o per quella sete di giustizia a cui ha sempre anelato quando pensa alla polizia: certo Concetta Castiglia si trova casualmente a diventare testimone di giustizia.
“Sono già stata eroina. E ho passato i cazzi più amari della mia vita”.
Concetta Castiglia non avrebbe voluto questa sorte, tuttavia da spettatrice inconsapevole diventa un’inviata in missioni speciali. È quello che le capita dopo aver assistito ai due omicidi di Armando Riccobono e la moglie, il maresciallo che aveva indagato sugli intrecci tra la Mafia e i politici. Da testimone di giustizia, godendo di una serie di privilegi speciali, Castiglia è costretta poi a cambiare connotati fisici e persino l’identità, diventando Marisa Falvo:
“Mi diedero un posto in polizia, senza concorso. E la divisa che avevo sempre sognato”.
Eroine di Vinicio Leonetti (Città del Sole Edizioni, 2020) è la storia intensa e dura di una donna che subisce continue e profonde delusioni da rapporti intessuti di forti passioni con vari personaggi presenti nel libro. Ci sono aspetti che fanno venire i brividi perché, pur non essendo una storia vera, come scritto nella prefazione di Sergio Rizzo “prende spunto da vicende realmente accadute. A dimostrazione del fatto che niente meglio della realtà offre materia alla fantasia quando si ha la bravura di coglierne le suggestioni”.
Viene raccontato, così, il mondo in cui delinquenza, Mafia, spionaggio internazionale, intrecci tra malavita comune e passioni nazionalistiche si fondono, generando diversi piani di lettura. Difficile non individuare attinenze con fatti realmente accaduti, ma quello che la cronaca non ci racconta è il vissuto delle persone, i loro sentimenti, le loro caratteristiche umane. Vinicio Leonetti, già affermatissimo giornalista di cronaca, va oltre e racconta a tutto tondo i personaggi, anche se a noi dà solo tracce della loro personalità e utilizza le parole in maniera scarna ed essenziale. A volte sono parole forti, quelle usate dal linguaggio dei personaggi presenti nelle scene, che caratterizzano luoghi e ambienti.
La protagonista è coinvolta in avventure in cui usa con la stessa disinvoltura abbigliamenti sexy e tute militari. È una donna non comune, forgiata dalle asperità della vita, molto consapevole del potere che esercita nei confronti dell’altro sesso, con forme di audacia non comuni, compresa la capacità di riuscire a farsi giustizia da sé. La delusione che prova la protagonista è quella che il lettore prova nel riconoscere fatti ed episodi riconducibili a storie simili in cui si identificano le piccole e grandi meschinità che portano a gestire episodi di comune corruttela e grandi fatti storici con la stessa disinvolta bramosia di denaro e potere. Ciò porta a stritolare le persone che, da personaggi coraggiosi e osannati, passano, attraverso giochi perversi determinati dall’intreccio tra politica, Mafia e altre forme delinquenziali, a passare a millantatori e carnefici.
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