Essi vivono di John Carpenter
- Autore: Sabrina Negri
- Genere: Arte, Teatro e Spettacolo
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Gremese
- Anno di pubblicazione: 2023
Sono generalmente indifferente ai film crossover di generi. Essi vivono di John Carpenter - fantascienza commista a commedia, western urbano e denuncia sociale – è la classica eccezione che conferma la regola. In forza a sotto-testi civili di caratura preveggente (la pellicola è del 1988, sotto l’egida Reagan-Bush in America si tengono prove tecniche di dittatura neocapitalista) Essi vivono (“e noi dormiamo”, per citare una battuta sapida del film) è un cult movie di riferimento anti-sistema, imperfetto ma imprescindibile. Un solido regista di genere fanta-horror alla sua prova più politica.
Un caso a sé nella cospicua filmografia di Carpenter (Fog, Halloween, La cosa, 1997 Fuga da New York, fra le pellicole più conosciute). Un visionario, caustico, parabolico, pamphlet anti-reaganiano in diretta coi tempi. Antiliberista. Impegnato e coraggioso senza darlo a vedere. Essi sono legione. Epitomi di manipolazione sociale. Dalla loro hanno i media. Hanno la politica. Hanno la pubblicità. Hanno le menti dei cittadini-schiavi del pianeta. Sono creature extraterrestri e sono tra noi. Come smascherarli? Come combatterli, semmai? L’invisibilità di un avversario occulto (potere economico-politico-religioso) di cui si ignora il grado di pervasività (dunque la pericolosità sociale) emblematizza il “babau” globalista di questo John Carpenter di involontarie venature d’essai, che trasla e sovverte lo spauracchio filmico-letterario dell’invasione aliena-comunista della anni Cinquanta in incubo alieno-orweliano-neofascista-consumista-capitalista.
Un giovane operaio alquanto spiantato (non a caso di cognome fa Nada, cioè “Nessuno”) rinviene degli occhiali capaci di agevolare uno sguardo ulteriore (disvelatore) sulla realtà. L’altra faccia di un’“America-mondo” governata da un Grande Fratello polimorfo, intangibile, che perpetua il suo potere secondo dettami subliminali veicolati da stampa, pubblicità, oggetti di uso comune. Si tratta o no, di un scenario da fantascienza realizzata tipica dei nostri giorni preda del potere economico?
Come scrive Sabrina Negri, nel suo saggio puntualissimo, dedicato alla pellicola, da poco uscito per Gremese Essi Vivono di John Carpenter:
La forza di “Essi vivono” sta nell’aver isolato dagli anni Ottanta quegli elementi che sarebbero diventasti egemonici nei decenni successivi, e di averlo fatto in tempo reale. Tuttavia, “Essi vivono” è stato non solo la fotografia di un periodo storico, ma anche un ammonimento troppo precoce per poter essere recepito appieno all’epoca della sua uscita.
Solo dal punto di vista privilegiato della contemporaneità è possibile capire come Carpenter sia stato premonitore di meccanismi sociali e culturali che sarebbero giunti a piena maturità nei decenni successivi.
Ricercatrice presso l’Università degli Studi di Torino, Sabrina Negri redige un testo tra i più accurati sulla pellicola di Carpenter, intervenendo analiticamente sulla sinossi del film, corredandone la traduzione con materiali ulteriori (stampa specializzata, foto a colori, fenomenologie, merchandise in qualche modo riconducibile alla pellicola).
Per motivi trans-mediali, non legati cioè alla sua stretta estrazione cinematografica, il volume è imperdibile: un lavoro autorevole, di forma e contenuti accessibili anche ai meno adusi alla letteratura cinematografica.
Essi vivono di John Carpenter
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