Fiabe finlandesi
- Autore: Non disponibile
- Genere: Raccolte di racconti
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Iperborea
- Anno di pubblicazione: 2021
Le fiabe rappresentano ancora un modello culturale di riferimento nell’immaginario collettivo della società contemporanea? Rispondere a questo quesito non è compito facile in quanto il rischio di dare risposte arbitrarie in un senso o in un altro o di cadere in luoghi comuni è assai elevato e quindi è necessario provare a dare una risposta più articolata, nel tentativo di avere un quadro d’insieme più completo sull’intera questione. Tale tentativo di risposta può essere avviato soltanto attraverso la lettura di un libro di fiabe che attinga in maniera significativa al patrimonio storico, culturale e soprattutto letterario di una nazione.
Il libro Fiabe finlandesi, pubblicato da Iperborea nel 2021, raccoglie alcune tra le storie della tradizione popolare di un paese come la Finlandia, che ha saputo, come d’altronde tutti i paesi nordici, sviluppare un modello di moderna democrazia apprezzato e riconosciuto da molti altri stati nel mondo tra i quali anche l’Italia. Questo libro rappresenta quindi un’ottima occasione di lettura per verificare se tradizione e modernità possano convivere e contribuire alla creazione di una nazione democratica che cerca di vincere le sfide alle quali l’uomo contemporaneo è chiamato a rispondere senza perdere la propria identità culturale.
La premessa doverosa da fare per comprendere meglio il contesto nel quale si colloca questo libro riguarda l’aspetto linguistico: in Finlandia la lingua parlata dalla maggioranza della popolazione è il finlandese, che ha origini non indoeuropee a differenza degli altri paesi nordici e di gran parte delle altre nazioni europee. Insieme all’ungherese, all’estone e al lappone, il filandese fa parte del gruppo ugrofinnico della piu grande famiglia delle lingue uraliche. Questo comporta una serie di differenze che incidono nella produzione letteraria più antica di questa terra con riferimenti ad aspetti storici, mitologici e religiosi che compaiono nelle tradizioni, nei racconti popolari e anche nelle fiabe raccolte in questo volume. Esse sono espressione di quella tradizione orale che è stata portata avanti in quasi tutti i paesi del mondo fino a quando appassionati, studiosi e letterati hanno deciso di raccoglierle per scritto.
Questa selezione di alcune delle più famose fiabe finlandesi, diciannove in totale, attinge esclusivamente a un’opera, Suomen kansan satuja ja tarinoita, dell’intellettuale e scrittore finlandese Eero Salmelainen, che decise di raccogliere e trascriverle tra il 1852 e 1866. Questo libro in particolare raccoglie fiabe contenute nei primi quattro volumi dell’opera citata, che ancora oggi è considerata la raccolta scritta più completa di fiabe finlandesi, con forti richiami al Kalevala, il poema epico nazionale, e il principale punto di riferimento per quanti desiderino accostarsi allo studio, alla conoscenza o alla semplice lettura per intrattenimento del panorama fiabesco della Finlandia.
Come in tutte le fiabe che si rispettino, il paesaggio e il contesto geografico e naturale della loro terra d’origine è molto importante e lo scenario nel quale sono ambientate le storie di questo libro è quello tipico finlandese: foreste, laghi, neve soprattutto, ma anche il mare, colline e fiumi impetuosi.
I personaggi presenti non sono soltanto nobili, principi e principesse, re, cortigiani e regine, ma anche poveri contadini, garzoni e fabbri che sperano in un avvenire migliore. Tale speranza è accompagnata anche da una ricerca attiva, perché tutti i personaggi di queste fiabe si adoperano per migliorare la loro condizione sociale ed economica, tutti quindi sono alla ricerca di qualcosa che possa rendere più appagante le loro esistenze.
Accanto a loro compaiono anche numerosi animali, che sono magicamente in grado di comprendere e parlare la lingua degli esseri umani e che svolgono spesso un ruolo cruciale nella risoluzione di molte vicende grazie al loro prezioso intervento. Dotati in alcune circostanze di poteri magici o comunque di una furbizia e di un’intelligenza pari o superiore a quella degli umani, sono sia domestici come i cani, ma anche selvatici come ad esempio aquile, lupi, alci, gabbiani, passeri, cigni, volpi, corvi e orsi, tutte specie molto diffuse sia nella Finlandia di allora che in quella odierna.
Ci sono poi le divinità e gli spiriti o creature dotate di poteri soprannaturali, nei quali i finlandesi anticamente credevano molto, essendo essi legati al paganesimo che fino a non molti secoli fa permeava la cultura di questa terra e del quale sopravvivono, seppur in maniera più che altro simbolica, ancora oggi diverse credenze e tradizioni. Compaiono quindi in queste fiabe figure come Tapio, il dio della foresta, i vetehiset spiriti lacustri, la syöjätär, la grande madre dei serpenti e i tietäjät, una sorta di maghi o sciamani che dir si voglia, in grado di prevedere il futuro.
I personaggi hanno sia caratteristiche proprie, frutto della loro singola personalità, ma rispondono anche a stereotipi o caratteristiche peculiari attribuite dalla tradizione alla loro stirpe di appartenenza e tutti svolgono un loro ruolo all’interno delle storie, dove la distinzione tra le forze del bene e quelle del male è sempre piuttosto chiara e questo conferisce a queste fiabe un carattere spesso didascalico ed etico, senza tuttavia togliere fascino, imprevedibilità ed emozione alla narrazione.
Il bene vince alla fine quasi sempre, ma il modo nel quale viene fatta giustizia, ristabilito un equilibrio, riconquistata una pace duratura per i protagonisti buoni, non è sempre lo stesso. Ci sono infatti storie nelle quali vengono narrate soluzioni dure e talvolta persino violente per affermare tali principi, rese necessarie per punire severamente, laddove non ci siano alternative praticabili, coloro che non vogliono rinunciare in alcun modo a mettere in atto i loro propositi malvagi, quasi come una sorta di giustizia dall’alto che ne decide la sorte.
In queste fiabe confluiscono sia elementi comuni al panorama fiabesco della tradizione di molte altre nazioni europee, con alcune influenze in modo particolare della mitologia norrena, cioé degli altri paesi nordeuropei e slava, come la ricerca di una sposa per gli uomini, possibilmente bella, ricca e di nobile stirpe; la ricerca di un benessere economico anche per quei personaggi di umili origini che spesso con la loro scaltrezza, intelligenza, ma anche bontà d’animo riescono attraverso vicende fantastiche e incredibili imprese a coronare il loro sogno; l’elemento magico che si manifesta nei modi più svariati come l’intervento di oggetti che prendono vita, piante che costituiscono punti di riferimento o vere o proprie ancore di salvezza, animali dotati di grande intuito, saggezza e prontezza d’intervento, forze naturali come quelle del mare, del vento, della neve, che incidono con la loro presenza sul corso degli eventi. Tutto questo contribuisce ad arricchire l’intreccio narrativo e alla soluzione dei problemi che i protagonisti delle fiabe devono di volta in volta affrontare con l’aiuto che a una lettura superficiale di esse potrebbe essere definita fortuna, ma che a ben guardare altro non è che l’inevitabile realizzazione di un disegno soprannaturale, o quello che molti chiamano destino, che a loro era stato riservato fin dall’inizio.
Il libero arbitrio è presente tuttavia in queste storie perché in vari momenti nel corso delle vicende i vari personaggi hanno la possibilità di scegliere quale comportamento adottare, non sono mai manovrati dall’alto, non sono quindi dei burattini nelle mani di una divinità, ma esseri capaci di intendere e di volere, dal più grande tra i giganti fino ad arrivare al più piccolo essere vivente.
Le differenze con le fiabe che comunemente conosciamo, in particolare quelle italiane, sono nella presenza di creature appartenenti al patrimonio delle leggende, della mitologia e delle antiche credenze pagane come divinità tipiche finlandesi, giganti, spiriti che vivono in determinati ambienti. Il carattere dei personaggi inoltre risente in alcune fiabe della mentalità del popolo finlandese, fiero, testardo, indipendente: caratteristiche presenti in molti protagonisti maschili di tali fiabe, che si distinguono più per l’intelligenza e i poteri magici di cui dispongono a volte fin dalla nascita, che per la forza fisica o la bellezza che caratterizzano molti uomini che popolano le fiabe della tradizione italiana, e che al romanticismo preferiscono il senso pratico e l’intraprendenza. Le donne invece, più che principesse gentili, quasi angeliche e dal carattere dolce, sono concrete, determinate e di grande personalità, mai remissive e che esprimono quel carattere indipendente delle odierne donne finlandesi che ha permesso loro di renderle autonome e capaci di occupare ruoli importanti nella società, creando le basi per una parità praticamente quasi totale dei diritti con gli uomini nella moderna Finlandia.
Risulta evidente da questa descrizione che queste fiabe rispecchino profondamente l’identità del popolo finlandese. Nonostante esse come tutte le antiche fiabe tradizionali raccontino un mondo profondamente diverso per abitudini, stile di vita e contesto culturale che influisce anche sulle scelte di vita delle persone, ci sono elementi comuni, come sottolineato, che contribuiscono a dare un senso di continuità alla storia di questa nazione e che aiutano a conoscerla meglio attraverso questo libro decisamente interessante e molto scorrevole con un’ottima traduzione.
Tra le fiabe piu belle di questa raccolta ci sono Antti Biforco, L’uccello d’oro e l’acqua della vita e L’uomo che andò in cielo.
Fiabe finlandesi è l’ottavo titolo pubblicato da Iperborea dedicato alla tradizione fiabesca dei vari popoli nordeuropei curato, come tutti quelli appartenenti a questa collana, da Bruno Berni, mentre le illustrazioni sono di Sonia Diab e la traduzione e la preziosa postfazione per comprendere meglio il contesto finlandese e le fonti di riferimento dell’opera sono state curate da Giorgia Ferrari e Sanna Maria Martin.
Un libro per piccoli e grandi, la cui forza letteraria è basata sul potere dell’immaginazione, della magia e della fantasia, ma che attraverso di esse spinge il lettore più adulto a riflettere su temi di grande importanza come la giustizia, l’autodeterminazione di un popolo e l’onestà.
Questo libro, pur avendo aspetti simili agli altri appartenenti a questa serie di fiabe di Iperborea, si distingue soprattutto per lo stile umoristico che a tratti compare nella narrazione, tipico della cultura finlandese e che ancora possiamo trovare oggi nella produzione letteraria contemporanea di questa nazione. Un libro davvero affascinante e consigliato a quanti desiderino sognare ma al tempo stesso riflettere attraverso le fiabe, che, pur nella fantasia delle vicende narrate (ma che spesso partono da basi reali), ancora oggi ci aiutano a comprendere meglio l’identità di un popolo, la sua cultura e il suo spirito.
Fiabe finlandesi
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