Finché tutto resta nascosto in un cassetto di Olivia Ruiz

Un mobile a cassetti colorati e tante chiavette raccontano al momento giusto la storia fino ad allora sconosciuta di una nonna coraggiosa, che decide di svelarsi solo dopo la sua morte.
Il libro di Olivia Ruiz, Finché tutto resta nascosto in un cassetto (Garzanti, 2021, trad. Sara Arena), è ambientato tra la Spagna e la Francia e narra il destino di una famiglia a partire dall’epoca della dittatura di Franco, che si proclamò capo di stato con il titolo di Cardillo (leader) nel 1939 e il cui regime terminò con la sua morte nel 1975.
Nonna Rita lascia in eredità il vecchio comò alla nipote che con amore e severità ha cresciuto.

Era una donna complessa. Era militaresca, brusca e violenta, rapida, implacabile. Eppure ognuno dei suoi gesti raccontava il rispetto, la benevolenza e la fraternità che aveva da offrire.

È così che la curiosità della giovane donna, Cali, viene soddisfatta ed è proprio lei a raccontare la complicata vita della sua Abuela.

L’enorme comò in rovere ha dieci cassetti. Tre file da tre non perfettamente allineate e uno piccolo rosa, sotto, da solo… Ho le vertigini all’idea di ciò che sto per scoprire.

Cali accende la musica di Ennio Morricone e con molta esitazione, comincia a tirar fuori gli oggetti contenuti nei vari cassetti: una medaglietta, un foulard azzurro, un certificato di nascita, una collanina, una foto… e una lunga lettera indirizzata proprio a lei.
Scopriamo così che Rita è stata una figlia strappata ai suoi genitori che protestavano contro il regime franchista. In fuga, con fatica e molti disagi ha viaggiato insieme alle sorelle verso la Francia in cerca di un tetto e poi ragazza piena di desideri e entusiasmo ha cercato di farsi una vita, incontrando l’amore, ma il destino le ha tarpato le ali.
Come moglie e madre ha sperimentato le gioie e i dolori più grandi.
Nonostante tutto le sono rimaste delle persone da cui tornare nei momenti più difficili, le sorelle, Leonor e Carmen, Madrina, colei che le accoglie a Narbonne dopo il lungo e tormentato viaggio dalla Spagna e infine Pepita, la madre del suo grande amore.
È una storia avvincente narrata dalla Ruiz in modo fluido, nonostante i tanti personaggi che fanno parte della vicenda.

… ora bisogna iniziare, a partire dal primo cassetto, a costo di non staccarsi più fino all’alba. Ho girato il vinile di Morricone. Mi sono seduta davanti al comò dai cassetti colorati.
A noi due adesso, Abuela. Sorprendimi. Ancora.