Frida Kahlo
- Autore: Andrea Kettenmann
- Genere: Storie vere
La storia di Frida Kahlo è emozionante, fatta di dolore, di malattia, di eventi tragici e di grandi passioni: per la politica, per l’amore, per la sua terra. Secondo l’autrice, la storica dell’arte tedesca Andrea Kettenmann, grande conoscitrice del Messico, a sei anni la Kahlo contrae la poliomelite (altri propendono per una spina bifida mal interpretata). Frida si appassiona tanto alla rivoluzione messicana da far coincidere la sua data di nascita con quella della stessa rivoluzione. Lei è nata nel 1907 e non nel 1910. I dieci anni, dal ’10 al ’20 sono per il Messico di profonda trasformazione dopo quelli del colonialismo e della dittatura. Il padre di Frieda (questo il nome di nascita che muta perché più vicino alla cultura messicana), figlio di ebrei ungheresi emigrati in Germania, si trasferisce in Messico, dove, rimasto vedovo e con due figlie, sposa Matilde Calderón da cui nascono la stessa Frida e la sorella minore Cristina. La madre di Matilde discende da una famiglia di generali spagnoli e suo padre è un fotografo d’origine india. Frida rappresenta più volte l’albero genealogico della sua famiglia e, in quello del 1936,
«La posa dei genitori è tratta da una fotografia del loro matrimonio, del 1989. Simbolo dei nonni materni, d’origine messicana, è la terra e di quelli paterni, tedeschi, l’oceano».
Secondo la Kettenmann, dopo la poliomelite, la gamba destra di Frida rimane più sottile (da cui il soprannome gamba di legno) e ciò la porta a indossare pantaloni o i lunghi abiti messicani. Con il padre, fotografo, impara a scattare fotografie, a svilupparle, ritoccarle e colorarle. Di grande talento, Frida comincia a frequentare l’università, medicina, e si distingue per il suo impegno politico a sostegno della riforma scolastica delle idee socialiste-nazionaliste nel gruppo dei “Cachuchas”, dal nome del berretto con visiera che il gruppo indossa. Molti dei Cachuchas diventano, in seguito, leader della sinistra messicana. Nel 1925 la svolta della vita: l’autobus che Frida prende per tornare a casa si scontra con un tram. Molte persone muoiono e Frida rimane ferita in maniera pesante. Questo incidente le porta lesioni all’impianto scheletrico della colonna vertebrale, per cui è costretta a stare in un letto a baldacchino sul cui lato inferiore è montato uno specchio e incomincia a dipingere con se stessa per modello. All’inizio segue gli schemi della pittura europea. Guarita, frequenta gruppi di artisti che vogliono creare un’arte messicana, conosce Diego Rivera, famoso e molto più vecchio di lei, e la sua vita cambia. Lo sposa, lo risposa, lo segue in America e lei stessa diventa famosa come pittrice e docente di pittura. La vita matrimoniale è minacciata da tradimenti e varie crisi, la sua salute è cagionevole. Non riesce a portare a termine le gravidanze e subisce diversi interventi chirurgici alla sua malandata spina dorsale. Frida mostra un attaccamento alla vita straordinario e una libertà di pensiero e costumi sessuali senza pregiudizi. Anche in barella, poco prima di morire, va all’inaugurazione di una mostra. Per la sua libertà di pensiero e di costumi, è diventata una vera e propria icona, la sua pittura è potente e rivoluzionaria; la biografia e il corredo d’immagini restituiscono la sua figura libera e indipendente in maniera interessante.
Frida Kahlo
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