Giovanni Boldini
- Autore: Tiziano Panconi e Sergio Gaddi (a cura di)
- Genere: Arte, Teatro e Spettacolo
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Skira
- Anno di pubblicazione: 2017
Il catalogo “Giovanni Boldini” (Skira, pp. 312, 160 colori e 91 b/n, euro 39,00), accompagna la retrospettiva romana Giovanni Boldini (4 marzo 2017 - 16 luglio 2017) al Complesso del Vittoriano - Ala Brasini dedicata al pittore ferrarese, figura di spicco dell’arte a cavallo tra Ottocento e Novecento, nato a Ferrara il 31 dicembre 1842 e morto a Parigi l’11 gennaio 1931.
Il ferrarese Giovanni Boldini giunge a Parigi nel 1871 in un clima di energia creativa e fiducia ottimistica che rivoluziona la storia europea tra Ottocento e Novecento. Celebrato come una star grazie a una pennellata inconfondibile che esprime bellezza e gioia di vivere, Boldini inventa meravigliosi ritratti delle personalità più in voga dell’epoca e trasforma le donne in “Divine”, creature sublimi ed eleganti, consapevoli del loro fascino, che alimentano a lungo l’immaginario artistico fino a incidere profondamente anche sulle avanguardie novecentesche. I suoi modi aristocratici, la vocazione per la mondanità, il numero altissimo di liaison galanti e la frequentazione dei migliori ambienti borghesi ne fanno una personalità magnetica e attraente, di grande modernità e talento geniale.
Pubblicata in occasione della raffinata mostra romana, la monografia raccoglie quasi 160 opere di Boldini provenienti da circa 30 musei di tutto il mondo (Musée d’Orsay di Parigi, l’Alte Nationalgalerie di Berlino, il Musée des Beaux-Arts di Marsiglia, gli Uffizi di Firenze, il Museo Giovanni Boldini di Ferrara), e dalle più importanti collezioni private nazionali e internazionali e costituisce un nuovo arricchimento per la conoscenza del corpus pittorico del grande maestro italo-francese. L’opera critica presentata in catalogo, frutto di articolate ricerche storiche e di archivio, e le oltre venti lettere inedite di Boldini rappresentano inoltre un contributo fondamentale alla ricostruzione della sua biografia.
Accanto ai saggi dei curatori Tiziano Panconi (Le divine: l’universo femminile nella Parigi di Boldini fra carteggi noti e il ritrovamento di documenti e lettere inediti) e Sergio Gaddi (Boldini e il rinnovamento dei primi anni francesi), il volume presenta i contributi di Loredana Angiolino (Giovanni Boldini e l’Esposizione Universale del 1889. Un inedito carteggio), Leo Lecci (Un consulente da Parigi per la prima Biennale. Giovanni Boldini e l’esposizione internazionale di Venezia del 1895), Marina Mattei (Boldini e Verdi due grandi italiani), oltre al catalogo delle opere suddiviso in quattro sezioni (La luce nuova della macchia 1864-1870; La Maison Goupil fra “chic” e “impressione” 1871-1878; La ricerca dell’attimo fuggente 1879-1891; Il ritratto Belle époque 1892-1924), le schede (a cura di Loredana Angiolino), l’epistolario inedito e la cronologia biografica di Giovanni Boldini (a cura di Tiziano Panconi e Loredana Angiolino).
“Perfida Divina!. Non dimentichi il mantello bianco domani. Cordialmente. Boldini”.
Uno stralcio di un biglietto del pittore ferrarese alla Marchesa Dora di Rudinì, scritto in un pannello della mostra, una delle più ricche e spettacolari esposizioni antologiche degli ultimi decenni, dà il senso di questo esposizione. Oltre 150 opere, fra oli e pastelli tra i più rappresentativi della produzione di Boldini e di altri artisti coevi quali Cristiano Banti, Vittorio Matteo Corcos, Giuseppe De Nittis, Antonio de La Gandara, Paul-César Helleu, Telemaco Signorini, James Tissot, Ettore Tito, Federigo Zandomeneghi, oltre a una piccola selezione di disegni su carta e incisioni.
È il travolgente mondo di Giovanni Boldini genio della pittura che più di ogni altro ha saputo restituire le atmosfere rarefatte di un’epoca straordinaria, di quella parte di società privilegiata e spensierata che venne inghiottita dall’arrivo della Grande Guerra. Nei suoi dipinti l’artista seppe esaltare il fascino femminile fatto di abiti sontuosi e fruscianti, che valorizzano la figura e ne svelano generosamente le grazie, e la Belle Époque, composta di salotti, dove l’attimo è fuggente. Signora che legge (1875), Ritratto di signora in bianco (1889), Signora bruna in abito da sera (1892 ca.), Ritratto di Madame G. Blumenthal (1896). Dipinti a grandezza naturale realizzati seguendo una parabola estetica speculare alla moda e alle consuetudini della società, sempre meno tradizionale e sempre più aperta al progresso. Figure femminili palpitanti di vita consapevoli di un ruolo, dove il fascino dell’eleganza è esaltato anche dall’abbigliamento. Donne moderne, che guardano al futuro, sicure del desiderio che suscitano nell’universo maschile e della loro bellezza.
Star dell’esposizione e ospite d’eccezione al Vittoriano anche il capolavoro simbolo della Belle Époque: Ritratto di Donna Franca Florio, grande tela realizzata tra il 1901 e il 1924. Nel 1901 Ignazio Florio, erede di una delle più importanti famiglie imprenditoriali siciliane, affida a Boldini il compito di ritrarre sua moglie Franca, donna di singolare fascino e bellezza, chiamata “Donna Franca, la Regina di Sicilia” e definita da D’Annunzio
“L’unica. Una creatura che svela in ogni suo movimento un ritmo divino”.
Boldini si reca a Palermo ed esegue il ritratto, che però non piace a Ignazio: lo giudica troppo sensuale e provocatorio, il vestito troppo scollato e decide quindi di non pagare il lavoro. Boldini si rimette all’opera eseguendo una seconda versione del dipinto, che questa volta piace a Don Ignazio. L’opera fu presentata alla Biennale di Venezia nel 1903 ma nel tempo se ne perdono le tracce. A distanza di anni Boldini, su richiesta della stessa Donna Franca, riprese la prima versione del ritratto, conservata da sempre nel suo atelier, realizzando il dipinto nella sua forma definitiva, quella nota a tutti. Tra il 1927 e il 1928, il quadro, in seguito alla rovina finanziaria della famiglia Florio, fu comprato dal Barone Maurice de Rothschild; dal 2006 venne esposto a Villa Igiea a Palermo.
Destinata a far parlare di sé, oggi l’opera è coinvolta nella procedura giudiziaria che interessa il Gruppo Acqua Marcia (Francesco Bellavista Caltagirone) ed è eccezionalmente prestata alla mostra del Vittoriano: messa all’asta potrebbe dunque trattarsi, se il dipinto finisse in mani private, di una delle ultime occasioni per ammirare il ritratto di Donna Franca.
Giovanni Boldini
4 marzo 2017 - 16 luglio 2017
Complesso del Vittoriano, Ala Brasini
Via San Pietro in Carcere, Roma
Orari:
Dal lunedì al giovedì: 9.30-19.30
Venerdì e sabato: 9.30-22.00
Domenica: 9,30-20.30
La biglietteria chiude un’ora prima
Ingresso: intero 14,00 euro, ridotto 12,00 euro
Info: ilvittoriano.com
Giovanni Boldini. Roma, Complesso del Vittoriano
Amazon.it: 35,00 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Giovanni Boldini
Lascia il tuo commento