Gli anni ’70 e ’80 in due photographic album delle edizioni Logos
- Autore: Non disponibile
- Anno di pubblicazione: 2014
Più che lo yin e lo yan, sono come il giorno e la notte, la tesi e l’antitesi: due decenni che più lontani di così solo gli anni luce nei film di fantascienza.
I Settanta sono stati un sacco di cose: i porci con le ali, l’austerity, lo squalo e l’esorcista, il femminismo, i borselli, il sollen kantiano declinato militanza, gli indiani metropolitani, i raduni pop/rock, la piazza (avete notato come ho sorvolato sul piombo? E’ che mi sarei davvero stufato del luogo comune unidimensionale degli “anni di piombo”).
Gli Ottanta, “au contraire”, svaporano di senso come fumo di sigaretta. Sotto il vestito niente, parafrasando un film-simbolo dei Vanzina su quel decennio, occultato da strati e strati di appeal fine a se stesso e rampantismo e sfilate e Madonna e wild boys e mazzette, come se piovesse.
Per tacere della saggistica, i primi romanzi di Bret Easton Ellis e di Vittorio Tondelli sanno di cosa parlano quando parlano di anni Ottanta, affrescandoli per bene: zucchero filato rosa-confetto dal retrogusto amaro. Il photograph-album delle Edizioni Logos che immortala l’immaginario collettivo de "Gli anni ’80" reca in copertina un Michael Jackson al suo meglio e un sottotitolo che la dice lunga: “Oggetti e momenti di un’epoca rampante”. Pagina dopo pagina il campionario di capisaldi-eighty scorre come in un ideale falò della vanità, tra il matrimonio più glamour (e infelice) della Storia (quello di Carlo e Diana, quale altrimenti?), Margaret Thatcher, l’esplosione in diretta tv - 73 secondi dopo il lancio - del Challenger (morti tutti gli astronauti) e il crollo del muro di Berlino. Ma ciò che si attesta come indelebile nella galleria dei ricordi dell’effimero (con un suo fascino però: inutile far finta di niente) è sparpagliato tra le sezioni “lifestyle” e “fashion & accessori” di questo libro, in una passerella visiva che dal cubo di Rubik va alle acconciature cotonate del tempo, passando per il telefono-hamburger, i bubble gum, gli scaldamuscoli esibiti come accessorio da passeggio. Il volume è supra partes: annovera, compila, illustra, asettico come nemmeno una sala operatoria (però coloratissima e patinata), non si impelaga in giudizi di valore (solo qualche breve didascalia di commento alle foto), mettendoci dentro anche i must delle automobili, del design e dell’entertainment, con gli imprescindibili Dallas, Miami Vice e l’A-Team: gli anni Ottanta sono stati anche l’epoca dei telefilm stelle & strisce e ha ragione il sociologo, non sono finiti mai.
La stessa equidistanza di analisi – le note di merito sono da ricondurre a chi scrive, perché è vero che le immagini si commentano da sole – la si rintraccia nell’album gemello-diverso su “Gli anni ‘70”, epoca stavolta “idealista”, e se gli aggettivi contano ancora qualcosa… Per il sottoscritto 170 pagine di assoluta nostalgia canaglia (non storcete la bocca, a ciascuno le sue madeleine), tra la moda tie-dye (è stata la moda etnica in stile hippie) e l’Alfasud, il tripudio della plastica e del design più avanguardistico nei complementi di arredo, Kojak, il poetico “Pong” di Atari, lampadari a Bolla, Osho, il Vietnam, carte da parato come ali di farfalle rosso-giallo-arancio a fare il paio con il “Lava lamp”, che affrescava le pareti di casa con fantastici effetti di luce, alla faccia di chi si ostina a tratteggiare quei dieci anni come sterilmente ideologici e austeri. A prescindere dalle fedi passatiste di ciascuno, è bene sapere che entrambi i volumi sono corposi, accurati, a colori, sollecitano lo sguardo e sostengono la memoria visiva. Sono usciti in formato album per la succosa collana “cultura pop” delle edizioni Logos (www.Logosedizioni.it) a un prezzo, peraltro, contenuto: nemmeno quindici euro. Ben spesi, nell’eventualità vogliate procurarveli.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Gli anni ’70 e ’80 in due photographic album delle edizioni Logos
Lascia il tuo commento