I giardini di Highbury House di Julia Kelly

I giardini di Highbury House (Newton Compton 2022, titolo originale The Last Garden in England, traduzione di Federica Gianotti Tabarin) di Julia Kelly, approdata alla scrittura dopo una brillante carriera di produttrice cinematografica, è un romanzo emozionante che parla di un bellissimo giardino.

“Anche se Emma non fosse stata attenta a imboccare la strada laterale, sarebbe stato difficile non notare Highbury House. Due pilastri di mattoni sormontati da una coppia di leoni in pietra sbucavano da un varco nella siepe, rievocando antiche carrozze, cani da caccia, eleganti balli e sontuose feste in campagna”.

Febbraio 2021, Warwickshire, Inghilterra.
Emma Lovett, esperta nella progettazione e ristrutturazione degli spazi verdi, era appena giunta nella residenza chiamata Highbury House. Sydney Wilcox, la proprietaria della bella tenuta, le aveva precedentemente esposto l’intenzione di ridare lustro ai meravigliosi giardini creati nel 1907. Emma riteneva di essere la persona adatta allo scopo. Infatti, la donna era in grado di far rifiorire un antico giardino anche da un terreno trasformato in pascolo, riportando indietro le lancette dell’orologio.

Sidney Wilcox e il marito Andrew, anche in mezzo alla polvere di una casa in ristrutturazione, trasudavano raffinatezza, cultura ed eleganza. Malgrado le erbacce e la trascuratezza della vegetazione, la bellezza del paesaggio era innegabile. Un’ampia distesa erbosa ricopriva una dolce collinetta che arrivava fino a un filare di alberi attorno a un tranquillo laghetto. Emma aveva socchiuso gli occhi cercando di rammentare la vecchia fotografia, trovata negli archivi di Warwick, che mostrava il giardino durante una festa negli anni Venti del XX secolo. A quell’epoca una piccola rampa di scale portava a uno specchio d’acqua circondato per metà da un capanno, mentre una lunga bordura delimitava il lato orientale della proprietà. Adesso era rimasta solo una distesa di prato a perdita d’occhio senza più il fascino straordinario, che di sicuro emanava il disegno originale di Venetia Smith.

“Stava per ristrutturare un giardino di Venetia Smith”.

Molto prima che diventasse famosa in America, la paesaggista edoardiana aveva progettato alcuni giardini in Gran Bretagna. Miss Lovett doveva la sua scelta professionale a una trasmissione della BBC sulla ristrutturazione del giardino di Longmarsh House eseguita da Venetia. La diciassettenne Emma aveva insistito, perché i genitori la portassero lì in vacanza.

“Lei si era ritrovata in quel giardino e aveva capito cosa voleva fare nella vita”.

Un giardino storico di una certa importanza, praticamente abbandonato da anni, attendeva di riacquistare lo splendore di un tempo.

In una nota alla fine del volume l’autrice rivela di avere imparato ad amare i giardini da piccola sporcandosi le mani di terra e potando le rose appassite accanto al padre. Per la redazione del romanzo Kelly si è ispirata alle case che venivano requisite durante i due conflitti mondiali dal governo britannico, bisognoso di luoghi da adibire a centri di addestramento, ospedali, caserme e uffici amministrativi. Una trama appassionante che parla di donne appartenenti a tre epoche diverse, ma tutte legate ai giardini di Highbury House. Una passeggiata nel verde in un’atmosfera incantata e sospesa nel tempo, dove sembra quasi di respirare quell’aria salubre che profuma di fiori e di terra.

“Ogni nuovo giardino è come un libro intonso, dalle pagine traboccanti di possibilità”.