I giorni dell’anima di Angela Fragapane

Poesie delicate e immagini in bianco e nero costituiscono un cocktail elegante e raffinato per sognare e appassionarsi ancora in presenza di belle parole e belle immagini.

La solitudine, lo smarrimento, la vecchiaia, l’innocenza degli occhi di un bambino. Questi alcuni dei temi affrontati dalle poesie di Angela Frangapane che ci accompagnano nelle pieghe della sua vita, della vita di una donna in tutte le sue sfaccettature. Nelle foto in bianco e nero scattate dall’amica Luisa, sfumate come disegni, la stessa donna sorride, è pensosa, guarda lontano o si rannicchia nella sua intimità, si specchia nella sua anima.
L’impatto immediato è quello con una realtà impalpabile e delicata, una sorta di sogno, di vita vissuta tutta interiormente (come lo stesso titolo ci fa capire), ma non bisogna ingannarsi. Anche se il nome della nostra poetessa è una promessa mantenuta di sublimità e dolcezza, queste liriche non vanno lette e interpretate solo nella loro dimensione più immediata. Vi è una struttura solida e portante che le sostiene tutte: quella dei veri valori della vita, le uniche cose che rimangono quando tutto svanisce. Allora sorge potente la volontà di preservare tutto questo, di conservarlo gelosamente. Cose come l’amore, i figli, i genitori divengono capisaldi e offrono un messaggio: una via di salvezza è possibile.
Anche se a volte Angela si dichiara "Sola" ella sa, nel suo profondo, che quelle cose nella sua vita ci sono e ci saranno sempre.
La musicalità del verso risuona come una nenia, con rime piane e parole scandite dal battere e levare che ci conducono piacevolmente come i versi di una canzone.