I luoghi dei Florio. Dimore e imprese storiche dei «viceré» di Sicilia
- Autore: Daniela Brignone
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2022
Sui fasti della famiglia Florio vi sono numerose pubblicazioni, e in ultimo ma non per ultima ecco questa prestigiosa opera a cura di Daniela Brignone, storica dell’arte che pone adesso, con la sua consueta professionalità, particolare attenzione alle loro dimore. Vi era necessità di un nuovo libro per sfatare parecchie leggende e compiere un attento lavoro di ricerca sulle fonti, non solo documentali ma anche riferite all’aspetto iconografico.
I luoghi dei Florio. Dimore e imprese storiche dei «viceré» di Sicilia Si tratta di un pregevole volume con prefazioni di Ana Paula Paladino Florio e Chico Paladino Florio, con introduzioni oltre che della curatrice anche di Vincenzo Prestigiacomo e di Ettore Sessa, che raccoglie diversi saggi che gareggiano tra di loro per la scientificità dei dati, portando un notevole contributo alla maggiore conoscenza di questo importante tassello della storia di Palermo e della Sicilia.
Si attinge per la prima volta a una documentazione in possesso esclusivo degli eredi della famiglia Paladino Florio, un archivio che ha il carattere dell’unicità composto oltre che da carte anche da fotografie scattate personalmente da Vincenzo Florio che si dilettava nella fotografia oltre a essere un artista, un designer, un creativo a 360 gradi.
I suddetti archivi sono alla base della formulazione di questo libro, oltre ad altri importanti archivi che hanno fatto da supporto come l’Archivio Damiani Almejda, grazie all’erede, l’ingegnere Mario Damiani, che lo ha messo a disposizione sia per la parte documentaria sia per quella relativa ai disegni. Ma si è attinto anche dall’archivio dell’Università, all’archivio di Ettore Sessa del fondo archivistico Basile Ducrot.
Si racconta la storia dei Florio attraverso le dimore e le loro imprese e attività di rilievo, non localizzate solamente nella provincia di Palermo ma nel territorio di Trapani, alle isole Canarie oltre a dimore sparse in altre città o persino in altri Stati. Vi erano due dimore di prestigio a Place Vendome e sugli Champs-Élysées a Parigi, dove sovente si recava Vincenzo Florio con Lucy Henry (dopo una lunga convivenza, si sposarono nel 1912). Vincenzo Florio era al secondo matrimonio, essendo prima convolato a nozze con la giovanissima Annina Alliata di Montereale, morta anzitempo per un’epidemia di colera, appena due anni dopo il matrimonio. Con la prima moglie, Vincenzo visse nel Villino Florio per poi trasferirsi, una volta incontrata Lucie Henry, nella dimora di via Catania di cui si racconta non solo la storia ma anche le attività mondane, le relazioni sociali e gli incontri e le feste che ivi si organizzavano.
Un’abitazione che come le altre era anch’essa splendida, decorata con affreschi e arricchita da splendide opere d’arte di enorme valore che i Florio acquistavano nelle Case d’Asta o alla Biennale di Venezia. Tra queste opere si ricordano quelle di Raffaele Mainella e altre di artisti come Marcello Dudovich, che realizzò gli splendidi manifesti in occasione della Targa Florio e ancora Pablo Picasso, Ettore De Maria Bergler, Rembrandt Bugatti (1884-1916) morto giovanissimo suicida, nipote di Carlo Bugatti, il celebre designer. Vi era tutto un entourage che girava intorno ai Florio tutto di altissimo livello, non solo le importanti relazioni internazionali come quelle con i banchieri Rothschild ma anche una serie di artisti tra quelli maggiormente in voga, uno per tutti Giovanni Boldini che eseguì il ritratto di Donna Franca o ancora quello di Pietro Canonica autore anch’esso di un ritratto sebbene diverso, opere entrambe conservate in collezioni private.
In occasione della Targa Florio vennero poi realizzate per la rivista “Rapiditas” delle opere dedicate alla celebre corsa. Tutte le dimore erano piene di opere d’arte, oltre il Villino Florio, Villa Igea che dopo essere venuta meno la funzione di sanatorio con il dottor Vincenzo Cervello, che ne aveva fatto un centro per le malattie polmonari, divenne un albergo di lusso. Un albergo che era anche residenza di rappresentanza che venne a ospitare tra gli altri anche il Kaiser di Germania oltre a re e regine.
Il libro è un excursus del percorso esistenziale dei Florio attraverso queste illustri dimore e abitazioni, che prende inizio dalla drogheria di via dei Materassai; ma vengono prese in considerazione anche le varie fabbriche, i diversi stabilimenti. Un prezioso volume pieno di dettagli, che riporta particolari poco conosciuti e sui quali non si è mai indagato e approfondito sufficientemente.
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