A parte i sei romanzi canonici da tutti conosciuti da lei scritti (Orgoglio e pregiudizio, Emma, Mansfield Park, L’abbazia di Northanger, Ragione e sentimento, Persuasione), di cui almeno un paio sono autentici capolavori e che tutti insieme rappresentano il più fedele e ironico ritratto dell’epoca da lei vissuta, Jane Austen (1775-1817) fu autrice anche di scritti che potremmo definire minori, se paragonati alle sue opere principali. Fra questi si trovano i tre romanzi Lady Susan, I Watson e Sanditon, che possono inserirsi a pieno titolo nell’ambito generale della produzione letteraria della grande scrittrice inglese, condividendo con i più celebri romanzi molteplici aspetti.
Caratteristiche ricorrenti nei romanzi di Austen
In primo luogo la bellissima ambientazione: le cittadine e le campagne inglesi, le grandi case e gli eleganti salotti a cavallo fra il Settecento e l’Ottocento.
In secondo luogo la visione di questo mondo che Austen vuole trasmettere ai suoi lettori, una visione spietata e ironica dalla quale emergono tutti i difetti di questa società: l’ipocrisia, l’arroganza, l’amore per l’apparenza, i pregiudizi duri a morire.
E poi i protagonisti e le storie, simili fra loro, con una serie di personaggi negativi che fanno da contorno a un personaggio positivo, generalmente una fanciulla, che emerge moralmente non sposandosi con l’ambiente in cui vive e che cerca, spesso lottando, di trovare un riscatto, generalmente attraverso un matrimonio felice, a questa situazione.
Descritte così le storie possono apparire quasi banali. La bravura dell’autrice, oltre a quella di avere dipinto personaggi indimenticabili (basti per tutti la coppia Elizabeth Bennett e Mr Darcy in Orgoglio e pregiudizio), è proprio da ricercarsi nel modo in cui questo mondo viene narrato nella facilità di delineare i caratteri, nell’abilità di farci entrare in quegli ambienti e nel farci assaporare quell’atmosfera, respirandone fino in fondo gli intrighi, la noia, i giudizi che serpeggiano fra i personaggi.
I tre romanzi minori
Questi caratteri della scrittura di Austen, se nei sei grandi romanzi sono più delineati, nei tre scritti minori sono ugualmente presenti e fanno intuire con facilità l’altezza alla quale questi tre piccoli romanzi sarebbero arrivati, se Austen avesse avuto l’occasione e la possibilità di lavorarci maggiormente.
Di essi, infatti, solo Lady Susan (iniziato intorno al 1793/1795 e poi ripreso un decennio dopo) è concluso e rappresenta sostanzialmente una prova di romanzo epistolare.
Gli altri due — I Watson (1804 circa) e Sanditon (1817) — non sono conclusi, ma il lettore che ben conosce Austen sicuramente ne intuirà i finali, pur dovendo rinunciare bruscamente ai piaceri della trama.
In ogni caso si tratta di tre belle letture, affascinanti e interessanti sia per coloro che amano la grande scrittrice inglese sia per chi, più semplicemente, è affascinato dall’epoca magica e lontana in cui i suoi romanzi sono ambientati.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: I romanzi minori di Jane Austen: Lady Susan, I Watson e Sanditon
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo Jane Austen Storia della letteratura
Lascia il tuo commento