I segreti della scrittura di Candida Livatino

Conosci te stesso e gli altri con la grafologia

E’ incredibile come in un mondo apparentemente razionale come il nostro, dove si pretende di ricondurre qualsiasi cosa a delle regole, quasi una legge esatta – dall’economia alla salute, dai rapporti umani all’architettura – esista ancora qualcosa di irrazionale in grado di tradire chi siamo e come siamo veramente.
Questa riflessione è maturata subito dopo la lettura di questo bel saggio firmato da Candida Livatino, perito grafologo, specializzata in studio della scrittura ed argomenti pertinenti.

Una cancellatura, una parola marcata, una svirgolata, persino un fiore o una casetta disegnati distrattamente mentre siamo al telefono possono infatti tradire, non solo uno stato d’animo, ma il nostro carattere.
Una grafia calcata è segno di grinta e determinazione. Una grafia leggera rimanda ad una personalità sensibile e ricettiva. Una scrittura che tende ad arrotondare le lettere (curvilinea) dimostra apertura verso le relazioni. Una scrittura angolosa rivela invece una personalità dominata dall’autocontrollo e dalla ritrosia. Chi tende a scrivere con caratteri molto grandi è spesso ottimista ed egocentrico. Chi invece preferisce lettere particolarmente minute è dotato di grande concentrazione, anche se tende poco a socializzare. C’è poi la scrittura ascendente e discendente, quella dritta, pendente o rovesciata. Ci sono quindi i segni accartocciati, accurati, addossati, aggrovigliati…
Niente è lasciato al caso. Neanche le firme o gli scarabocchi, come già detto.

Una disciplina che, per renderla fruibile e sinteticamente gradevole, l’autrice spiega facendo uso di molti e esempi e con un linguaggio molto semplice ed intuivo.
Non manca neanche una sezione in cui Candida Livatino esegue l’analisi grafologica di testi scritti da personaggi assurti agli onori della cronaca nera (come Amanda Knox, Michele Misseri, Raffaele Sollecito, Salvatore Parolisi...), delle cronache mondane (come Al Bano, Alessia Marcuzzi, Christian De Sica, Fiorello...) fino ai profili eccellenti di Marilyn Monroe o Ludwig Van Beethoven.