È in programma dal prossimo 23 fino al 25 novembre il Festival “Il faro in una stanza”, interamente dedicato a Virginia Woolf, figura di spicco del modernismo inglese ed europeo, con un nome che riprende due tra le sue opere più significative: "Gita al Faro" e "Una stanza tutta per sé", a dimostrazione che la sua voce risuona tra noi più viva e forte che mai.
La manifestazione si terrà vicino a Milano, con eventi tra Monza e Sesto San Giovanni per la precisione, è giunta alla sua terza edizione; l’argomento quest’anno sarà il gruppo Bloomsbury, dal centrale quartiere di Londra, dove al 46 di Gordon Square, nei pressi del British Museum, si incontravano giovani artisti e intellettuali e che divenne ben presto un luogo-simbolo per la cultura del tempo ancora fortemente influenzata dal periodo vittoriano; tutti amici di Virginia e la sorella Vanessa, pittrice, dall’economista Keynes allo scrittore E.M. Forster, solo per citare i più celebri.
Il Festival è ideato da Raffaella Musicò, proprietaria a Monza di una libreria di ispirazione woolfiana, la Virginia e Co, in collaborazione con la Italian Virginia Woolf Society, associazione che, nel nostro Paese, si prefigge l’intento di approfondire e diffondere il pensiero e le opere della grande scrittrice, nelle persone di Elisa Bolchi, ricercatrice in Letteratura inglese presso l’Università cattolica di Milano, Liliana Rampello, critica letteraria e saggista e Nadia Fusini, scrittrice, critica e traduttrice di molte opere non solo di Woolf ma anche di altri autori anglosassoni.
Quest’anno si è aggiunta inoltre nel comitato organizzatore, Sara Sullam, ricercatrice alla Statale di Milano, che provvederà alla traduzione simultanea dall’inglese durante la rassegna. In proposito si segnala la presenza di un’ospite internazionale: Nino Strachey, direttrice di ricerca al National Trust e parente di Lytton Strachey, che fu tra i fondatori del Bloomsbury group nonché grande amico di Virginia. Parlerà sabato 24 alle ore 11.30 del suo libro "Stanze tutte per sé", edito in Italia da L’ippocampo Edizioni.
Una ricca serie di eventi, quindi, con l’esordio di venerdì 23 presso la libreria brianzola citata dove si terrà una lezione-spettacolo di Cesare Catà. Il giorno successivo ci si sposta a Sesto San Giovanni presso la Civica Biblioteca-Sala degli Affreschi con inizio alle 10.30 e termine alle 17.30.
Le conferenze spaziano dalla critica d’arte di Clive Bell (marito di Vanessa e cognato di Virginia) con l’evento intitolato ‘Perché il pubblico va alle mostre?’ agli approfondimenti sugli altri componenti, come Maynard Keynes già ricordato o il pittore Duncant Grant.
La conclusione sarà, appunto, la domenica 25 con Nadia Fusini che, alle 11.30, parlerà di Roger Fry, grande storico e critico d’arte inglese a cui dobbiamo la nascita del termine post-impressionismo e la sua influenza su Virginia Woolf e l’intero gruppo.
Per maggiori informazioni si può visitare il sito dell’Italian Virginia Woolf Society.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il Faro in una stanza: arriva la terza edizione del festival dedicato a Virginia Woolf
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