Il breve mestiere di vivere. Sanremo non è solo un festival
- Autore: Adriano Morosetti
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Mursia
- Anno di pubblicazione: 2024
Adriano Morosetti è nato a Sanremo. In passato è stato molte cose: giardiniere, barista, copywriter, autore televisivo.
Da anni lavora come sceneggiatore di serie animate per la Rai e il mercato internazionale. Il breve mestiere di vivere è il suo primo romanzo, pubblicato da Mursia editore nella prestigiosa collana “Giungla Gialla”.
Il breve mestiere di vivere, oltre a essere il titolo di questo romanzo giallo, è anche un brano di una canzone di Enrico Ruggeri che recita così:
Il breve mestiere di vivere è il solo mistero che c’è.
In questo libro, però, di misteri ce ne sono e molti.
Siamo a febbraio del 1993 a Sanremo, e tra i tanti giornalisti andati a Sanremo per seguire il festival c’è anche un certo Arturo Ferretti, tornato nella sua città natale dopo tanto tempo:
Alla fine, tornavo da lei. Malgrado il rancore e la rabbia che da anni ardevano incessanti. Malgrado le offese incassate, le ferite mai rimarginate. Malgrado lei mi avesse masticato con calma, e sputato via, come un fastidioso avanzo rimasto tra i denti. Lei. La mia città.
Ora lavora per una piccola testata giornalistica di gossip, più che altro, e da tempo è alla caccia spietata di un certo Yannick:
Davo la caccia a Yannick da mesi. Ed ero lì per lui. Yannick era un cantante “confidenziale” famoso spagnolo. Per qualcuno il nuovo Julio Iglesias. Il suo singolo Yo te llevo, tu me llevas- un tango caliente pieno di sospiri e allusioni neanche troppo velate - aveva scalato le classifiche di mezza Europa, finendo addirittura primo in Belgio e Portogallo.
Riuscirà finalmente a fargli una piccola e veloce intervista?
Durante questa caccia al cantante famoso, Arturo si imbatte in molti vecchi amici, ricordi di quando abitava a Sanremo ed era un giornalista abbastanza conosciuto, prima di commettere un terribile errore.
Tra questi vecchi amici figura anche un certo Nino:
Conoscevo Nino da sempre. Viveva alla Pigna, poco lontano da casa di mio padre. All’inizio degli anni Settanta avevamo fatto parte del Movimento. Nino si occupava del servizio d’ordine dei cortei. Lavorava giù al porto e non si tirava mai indietro quando c’era bisogno di alzare le mani.
Un giorno Nino gli dà appuntamento perché ha bisogno urgente di parlargli, ma questo non accade perché, quando Arturo si presenta all’appuntamento, trova l’amico morto:
Era il corpo di un uomo. Una pozza di sangue si allargava tutto intorno, tingendo di rosso la ghiaia. Braccia e gambe erano ritorte in una posizione innaturale, deforme. Riconobbi la tuta da lavoro chiazzata di vernice, poi gli scarponi verdi. Era Nino, senza dubbio.
Chi ha voluto la morte di un uomo, sì a volte un po’ irascibile, ma sempre pronto ad aiutare tutti e a impedire le ingiustizie? Cosa è capitato veramente al suo amico?
È caduto da un traliccio? Oppure qualcuno lo ha ucciso? Così nasce l’indagine che vede in prima linea il giornalista Arturo Ferretti, che alla vittima deve almeno la chiarezza di quanto accaduto. Anche se non sarà sicuramente facile arrivare alla verità.
Un giallo particolare. Innanzitutto nella lettura di questo romanzo è molto importante lo sfondo: l’ambientazione nella città di Sanremo, qui colta nei suoi aspetti più bui e oscuri, che fungono da contraltare alle luci e lustrini del Festival.
In onda, le solite immagini: il porto, le palme, i fiori, i vicoli in festa. Nessuno doveva vedere il vero volto della città e scoprire ciò che nascondeva. Le telecamere dell’intera nazione erano accese su Sanremo, ma puntate, come sempre, nella direzione sbagliata.”
Il secondo punto focale è che le indagini vengono svolte, non secondo i canoni classici dell’investigazione, quindi da un commissario o investigatore privato, ma qui è il giornalista a indagare e cercare di giungere alla verità.
In un romanzo di genere giallo, scritto con un linguaggio crudo, ma fluido, le investigazioni giornalistiche costituiscono la differenza notevole all’interno di un panorama di genere particolarmente variegato.
La trama è ben congegnata, i personaggi sono molto descritti e la lettura di genere è intrigante e molto curiosa.
Si respira aria di mare che si coniuga con il Male commesso che provoca dolore e ferite che non si dimenticano. Nel complesso un buon romanzo, accattivante e molto ben scritto.
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Un libro perfetto per...
Adatto a chi ama i gialli in genere.
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