Il canto delle spighe di grano di Francesca Redolfi

Un’estate come un’altra, che i protagonisti di questa storia riusciranno a rendere speciale. Comincia così il nuovo romanzo di Francesca Redolfi, alla sua quarta fatica letteraria questa volta pubblicata da Land editore (2022). Un romanzo esistenziale intitolato Il canto delle spighe di grano, che ha per protagonista Astrid, una diciottenne con un compito molto importante da portare a termine: il nonno, infatti, è appena morto e le ha chiesto di portare le sue ceneri nel luogo dove si innamorò per la prima volta.

È così che Astrid, insieme a una vecchia banda di amici, dovrà attraversare l’Italia, visitando i luoghi più sperduti ma al tempo stesso pieni di magia perché memori di quell’Italia dei borghi, dei paesi che rappresentano la nostra storia più vera, dove è possibile incontrare personaggi unici e personalità difficili da dimenticare. Da nord a sud, dalla città alla campagna, Astrid e il resto della — è proprio il caso di dirlo — scooby gang, riscopriranno in primis un’amicizia nata nell’infanzia e mai davvero affievolita, ma anche i teneri sentimenti d’amore che avevano legato dei ragazzini ora diventati adulti. Ad accompagnare Astrid in questo viaggio ci sarà anche Alex, il suo primo vero amore, che insieme alla ragazza custodisce un segreto che, se rivelato, potrebbe essere capace di distruggerla.

Il canto delle spighe di grano è un romanzo d’amore, ma anche pieno di struggente nostalgia per luoghi e paesaggi, in questo libro tratteggiati con la veridicità che può appartenere solo a degli artisti accorti come lo è Redolfi; un’Italia che non esiste più se non, appunto, nei libri.
Una storia narrata con maestria, piena di termini aulici ma con uno stile anche molto attaccato alla terra… Quella stessa terra che farà da contorno al riavvicinamento di Astrid e Alex, costretti a lasciarsi in passato ma mai davvero lontani. Tutti i personaggi sono carichi di spessore, alcuni forse un po’ troppo, risultando in alcuni tratti un po’ stereotipati, ma nel complesso si tratta di una storia trascinante e vera, consigliata ai cuori romantici ma anche a chi ama la metafora del viaggio come ritrovamento di sé.