Il cuore a volte cammina all’indietro (come i gamberi)
- Autore: Laura Corsini
- Anno di pubblicazione: 2013
Laura Corsini ci presenta personalmente il libro "Il cuore a volte cammina all’indietro (come i gamberi)", pubblicato da Universitas Studiorum nel settembre 2013.
- Di cosa parla questo libro?
Il romanzo presenta una storia narrata in prima persona da una donna che, a causa di una canzone, viene ripiombata in un passato che aveva tentato in tutti i modi di dimenticare. Infatti, come nel brano musicale, nella sua vita c’è un uomo trovato morto sul divano con una bottiglia rovesciata a fianco. Allora la donna, che si chiama Simona, per poter affrontare il futuro, partirà alla ricerca della verità in un viaggio a ritroso nella sua vita e nel passato misterioso del suo compagno morto, per capire e, forse, per scagionare se stessa dalla colpa di quel decesso. Riuscirà, attraverso vari incontri, in parte, a svelare i misteri della vita dell’uomo e a sistemare i conti con i ricordi.
- Il titolo è ironico mentre la storia sembra molto tragica. Come si spiega questa apparente contraddizione?
Il titolo del libro è in effetti ironico, pur riassumendo il contenuto della storia in cui ci si sta per immergere. Ho sempre amato i titoli bizzarri, un po’ strani. In fondo questo è il biglietto da visita di un libro, quello che attrae come una calamita la mano del lettore indeciso. Da lettrice mi hanno sempre incuriosito i libri con copertine o titoli inusuali. Poi si può anche restare delusi dal contenuto, ma almeno si è preso in mano quel volume.
- Come ti è venuta l’idea di scrivere questa storia?
Il romanzo, pur prendendo spunto da fatti e personaggi esistenti, è del tutto inventato. L’idea me l’ha data proprio la canzone a cui è dedicato il primo capitolo, un pezzo in dialetto bolognese di Mingardi che racconta del ritrovamento di un uomo morto sul divano, una bottiglia vuota, un bicchiere rovesciato, una nuvola di moscerini. Mi sono subito immaginata la scena, ben nitida in testa, e poi ho pensato: è talmente bella che deve diventare un libro. E così è stato.
- Con quale dei personaggi ti sei immedesimata?
I miei personaggi hanno sempre qualcosa di me, è inevitabile. Però nessuno di loro è me e io non sono nessuno di loro. Sono un po’ tutti loro. Assomiglio un pochino a Simona, un pochino a Giorgio e anche a Christian. È bella questa mescolanza, perché maschera la realtà, la mescola con la fantasia.
- Hai un desiderio riguardo a questo libro?
Innanzitutto vorrei che molte persone lo leggessero, lo apprezzassero e, perché no, lo criticassero. Mi piace il confronto e accolgo anche i commenti negativi, quando sono circostanziati, perché aiutano a migliorare. Mi piacerebbe, infine, che capitasse tra le mani di un regista in cerca di storie e che decidesse di farne un film. Questo mi piacerebbe molto perché, oltre che la letteratura, amo molto il cinema.
- Qualche parola per convincere i lettori a leggere il libro?
Si tratta di un romanzo abbastanza breve e questo può essere un pregio o un difetto, ma credo che, nel caso di un autore esordiente, sia sempre un pregio. La storia è abbastanza veloce ma piena di colpi di scena, di avvenimenti, di sbalzi emotivi. Penso che, leggendola, non ci si annoi e si arrivi rapidamente al finale. Se poi anche si riuscirà a ridere o a piangere grazie ad essa... allora la mia felicità sarà piena e totale.
Il cuore a volte cammina all'indietro (come i gamberi)
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