Il druidismo di Jean Markale

Uno studioso ci parla di un culto che non è ancora morto e tuttavia non ha la dignità delle religioni ancora oggi presenti. Autore francese di notevole spicco di primo Novecento, Jean Markale in "Il druidismo" racconta la religione dei Celti in modo scientifico.

L’assunto di base è la compenetrazione tra l’umano e il divino e la negazione di concetto del trascendente. Gli dei celtici sono concreti e nello stesso tempo magici per chi ci crede. La religione celtica si basa sull’idea di armonia tra morti e vivi e la morte non è altro che un grande viaggio da cui non si ritorna. Gli dei sono buoni o cattivi, ma sempre presenti nella vita dell’uomo, specialmente le dee.
Markale accenna anche alla storia del druidismo, al tramonto dell’ideologia romantica e all’idea della donna come fonte di saggezza. L’autore si sofferma sul concetto di aldilà molto diverso da quello cristiano.

Vita e morte sono uniti tra loro e talvolta si scambiano le parti come nella figura del ritornante, un morto tra i vivi. Inoltre i druidi erano maestri di saggezza e qualcosa hanno dato al cristianesimo vincente.
Ottimo saggio e buona lettura.