Il gatto nella valigia di Lorenza Ravaglia

Lorenza Ravaglia è laureata in Lettere. Negli anni Novanta ha lavorato come cronista per diversi quotidiani. Vive a Imola dove è bibliotecaria per ragazzi.
Nel 2019 ha pubblicato il romanzo Camminare sull’acqua, vincitore del contest nazionale “R come Romance”. Del 2020 è la raccolta di racconti illustrati Mappa delle Amiche. Il gatto nella valigia (Edizioni del Loggione, 2023) è il suo secondo romanzo. Un libro che emoziona, attraverso il racconto di vita di una ragazza che, dopo molto sbagliare ed errare in cerca di qualcosa che neppure lei sa, trova la sua strada e riesce ad affermarsi nella società.

Il gatto nella valigia è il racconto di vita di Elena, una vita non facile, forse è cresciuta troppo in fretta, e deve sgomitare per cercare di sopravvivere. Convive con un fratello minore, di cui deve occuparsi, perché è orfana di madre. Il personaggio materno è sullo sfondo, ma sempre molto presente.
Soltanto con gli anni Elena riuscirà a capire chi è stata veramente la madre, la malattia di cui soffriva, e la sua terribile morte, che l’ha privata degli affetti più cari e più sicuri. Il padre giace in ospedale, preda di un cancro che non concede facili assoluzioni, ed Elena è costretta ad accantonare le sue passioni segrete, come il disegno:

“Elena non ricordava un solo momento della sua vita in cui non avesse disegnato. Suo fratello rideva di lei, le diceva che era pazza, ma conservava con cura i foglietti su cui la sorella faceva piccoli schizzi o riproduceva i personaggi dei cartoni animati del cuore. “

La vita non è facile per lei, così diventa una facile preda per Luca, un ragazzo bamboccio, pieno di sé, completamente soggiogata ad un padre dispotico, ma ricco, che gli fornisce soldi a palate, con cui lui cerca di annientarsi.
Luca non sa trovare il proprio posto nel mondo, è un ragazzo viziato e vuoto, fa soffrire Elena con i suoi continui tradimenti e la sua ricchezza ostentata. Ma Elena non riesce a staccarsi da lui. È sola e non sa come fare:

“Tutto il resto era tossico. Qualunque cosa finiva per darle dipendenza: non solo le droghe, il fumo e l’alcol, ma anche i ragazzi, correre, perfino lo studio.”

È completamente allo sbando:

“Il suo corpo era un territorio da occupare, una riserva di caccia. Credeva che le appartenesse, ma si sbagliava.”

Le cose vanno complicandosi ulteriormente quando Elena, uscendo dall’ospedale, conosce Valeria, una ragazza indipendente, drogata, dalla doppia personalità, ambivalente e totalmente estrosa. Valeria esercita un potere straordinario su Elena, e insieme provano ogni sorta di esperienza al limite. Questo provoca le ire di Luca , che non accetta di condividere quella che considera la sua ragazza, con nessuno, tantomeno con una come Valeria:

Annaspava nel mare di merda che le aveva tirato addosso. Quel fango nauseante la bloccava, le impediva di rispondergli a tono. In quei momenti, Luca aveva la capacità di farla sentire stupida, la teneva in pugno. Elena ricordò che pochi mesi prima aveva immaginato di dargli un figlio. Fu un pensiero fugace, non glielo disse nemmeno, chissà cosa avrebbe risposto, lui che proclamava il suo disprezzo per i bambini piccoli!

Come finirà tra Elena e Luca? Quale vita di prospetta davanti alla giovane, dopo la morte terribile del padre? Come farà con suo fratello Giovanni? Lui che:

Aveva un bel viso, anche se segnato dall’acne. Assomigliava a mamma: occhi verdi, naso diritto, busto lungo e gambe chilometriche. Aveva i capelli lisci come papà, ma biondi come lei.

Che ne sarà di Elena, ora? Davvero la sua unica salvezza è riposta nelle seguenti parole:

Trova uno che ti sposa, ti mette incinta di due o tre marmocchi e ti mantiene, così sei a posto. Sei carina, non avrai difficoltà.

Così parla il padre di Luca. Ed Elena lo ascolterà?
Il gatto nella valigia è il racconto di una ragazza del ventesimo secolo, alle prese con la difficoltà della vita, con l’affermazione di se stessa in una società che sembra offrirle solo droga o sballi in mondi altrui. Non è un ritratto simpatico. La sofferenza e la ricerca dello sballo per non sentire e non soffrire più sono resi con un linguaggio crudo e veritiero - e non sempre la lettura è piacevole. Ma è un percorso di vita, forse più maledetto di altri, ma veritiero.

Il libro emoziona anche nelle sue descrizioni più nere. La trama è solida e ben congegnata. I personaggi sono descritti minuziosamente, nel loro sentire più intimo, e nelle loro caratterizzazioni psicologiche. Ma è anche il racconto di una rinascita dalle ceneri di una vita che sembra andare in fumo, perdersi nei meandri torbidi del sesso facile e della droga. Ma è sempre possibile una seconda scelta, più appropriata e più salutare. Sarà quella a salvare la bella ma sofferente Elena?
Una bella lettura, che emoziona e colpisce dritto al cuore ogni lettore. Scritto con un linguaggio fluido e preciso, il romanzo è particolarmente indicato per chi ama le storie di tempi andati, di sofferenza e di rinascita.