Il gladiatore di Hitler. Vita e battaglie del generale d’armata SS Sepp Dietrich
- Autore: Charles Messenger
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2021
Dalle stelle, dove l’aveva proiettato la propaganda nazista, alle stalle, processato dagli Alleati per la sua condotta in guerra dal 1939.
Lo chiamavano “Sepp”, è stato uno dei comandanti più noti delle devastanti forze corazzate del Terzo Reich. Aveva fatto carriera come i marescialli di Napoleone, dai galloni di sottufficiale al grado più alto nelle divisioni panzer. Quanto alla fama postuma, non gli ha giovato l’essere stato un nome di spicco dell’Ordine Nero, nelle Waffen SS, i reparti combattenti del partito nazionalsocialista. Ma il personaggio c’è tutto e l’interesse degli appassionati di storia militare del Novecento sarà pienamente ripagato da Il gladiatore di Hitler. Vita e battaglie del generale d’armata SS Sepp Dietrich.
La biografia dettagliata e la descrizione delle imprese belliche si devono a un esperto mondiale di guerra corazzata e blitzkrieg, Charles Messenger. Si tratta di un testo apparso in edizione originale nel 1988 e tradotto oltre trent’anni dopo in italiano dal Whermacht Research Group, in un bel volume edito da Italia Storica di Genova, a cura di Andrea Lombardi (febbraio 2021, 385 pagine), con un ampio inserto in appendice di fotografie in bianco e nero su carta semi patinata.
Qualche dettaglio dell’iniziativa editoriale sembra indispensabile. Il WRG è un’equipe internazionale di ricerca sulle forze armate tedesche e dell’Asse, nella seconda guerra mondiale. Lombardi è l’anima instancabile dell’Associazione editrice storico-culturale genovese, che non lesina studi ed anche sforzi economici per riscoprire contributi rari soprattutto sul secondo conflitto mondiale. Sono di Andrea le note a piè di pagina di questa edizione italiana, mentre si devono all’autore quelle a conclusione dei capitoli.
Charles Messenger, gentiluomo, soldato e studioso, morto nel marzo 2019, è stato ufficiale effettivo per ventuno anni nel British Royal Tank Regiment e per tredici nel British Territorial Army, prima di diventare uno storico militare e analista della difesa. Autore di quasi quaranta testi, era un conferenziere molto popolare.
A sua volta, Josef Dietrich (“Sepp”, come semplificano in Baviera) è una figura affascinante e c’è chi ha detto anche “misteriosa”, nel gotha militare tedesco delle due guerre. Nato nel 1892 nei pressi di Memmingen in Svevia, una delle province bavaresi, è risalito dal basso ai massimi gradi, com’è riuscito solo a pochi e ha sempre cercato di edulcorare e nobilitare il suo passato.
Chiamato di leva nel 1911 da artigliere (non ulano in cavalleria, come gli piaceva raccontare), ma esonerato dall’esercito per un infortunio, trovò occupazione da garzone di fornaio (non macellaio, come preferiva si dicesse).
Volontario nell’artiglieria campale fin dallo scoppio della Grande Guerra, non fu affatto un fante d’elite e ancora meno un lanciere a cavallo, come fece scrivere sui fascicoli personali delle SS, per nascondere il basso ceto di provenienza e un ruolino militare ordinario. Promosso sottufficiale, venne trasferito nel febbraio 1918 a una formazione di veicoli d’assalto e congedato vice sergente d’artiglieria al termine delle ostilità, con otto mesi di esperienza sui carri armati, anche inglesi di preda bellica, i Mark IV.
Dopo aver fatto il poliziotto nella Baviera scossa nel dopoguerra dagli scontri armati tra i Freikorp paramilitari e i movimenti operai, s’iscrisse tra i primi al neonato partito nazionalsocialista nel 1928 e fu subito SS, tessera 1177, militanza che gli spalancò prospettive di crescita impensabili. Guardia del corpo del carismatico leader in ascesa Adolf Hitler, venne da questi incaricato di costituire un corpo di sicurezza a protezione della Cancelleria del Reich, nel 1933.
Da quei reparti nacquero le Leibestandarte, le SS militari, che Dietrich avvicinò il più possibile all’Esercito, sollevando le critiche dei compagni di partito esclusivisti. Alla testa di divisioni corazzate SS, vinse campagne di guerra in Europa, a Occidente e Oriente e scalò i vertici di comando. Si arrese agli Alleati in Austria, nel maggio 1945, subì processi e condanne al carcere per le rappresaglie contro i civili in Russia e nei Balcani, gli eccidi di prigionieri americani commessi dalle sue truppe fanatiche e il suo ruolo nella resa dei conti del 1934 con le SA, la “Notte dei lunghi coltelli”.
Morì in stato di libertà nel 1966, stroncato da un collasso cardiaco.
Al funerale di Ludwigsburg parteciparono 6mila persone, quasi tutti ex soldati delle Waffen SS. I giornali tedeschi rimarcarono le umili origini, avanzando riserve sulla sua preparazione ad assolvere incarichi elevati. Ma pochi tra i quegli uomini dubitavano che fosse stato promosso oltre le capacità.
Un altro comandante delle Leibstandarte, Joachim Peiper, riteneva che pur avendo dei limiti Dietrich fosse in grado di svolgere quel ruolo in modo soddisfacente, se aiutato da un buon capo di stato maggiore. Una dote spiccata era la capacità di motivare gli uomini, soprattutto nelle situazioni difficili. Sapevano che non li avrebbe mai abbandonati.
Secondo Charles Messenger, Dietrich non era dopotutto un nazista convinto, dice di avere raccolto parecchie prove in tal senso. Non c’è dubbio che dovesse esclusivamente al Führer la posizione di spicco, altrimenti il suo percorso sarebbe stato molto meno prestigioso, ma i suoi rapporti con Hitler vanno considerati nel contesto della confusione e delusione che regnavano in Germania dopo la Grande Guerra. Quando il popolo tedesco dovette fare i conti con la sconfitta e si scatenarono anarchia e violenza, non conoscendo altro che un governo forte non poté accettare una democrazia “asservita agli interessi stranieri” e demolì la Repubblica di Weimar.
Per chi, sull’esempio della Russia sovietica, temeva lo spettro del comunismo, Hitler e il nazionalismo sembrarono un’alternativa sempre più promettente, anche per risollevare la “Grande Germania”.
Il gladiatore di Hitler. Vita e battaglie del Generale d'Armata SS Sepp Dietrich
Amazon.it: 27,55 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il gladiatore di Hitler. Vita e battaglie del generale d’armata SS Sepp Dietrich
Lascia il tuo commento