Il golpe inglese. Da Matteotti a Moro. Le prove della guerra segreta per il controllo del petrolio e dell’Italia
- Autore: Mario José Cereghino, Giovanni Fasanella
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2014
L’Italia è uno stupendo giardino pieno di bellezze artistiche, paesaggistiche, architettoniche, culturali disteso sul mare che tutto il resto del mondo invidia. Una posizione geografica strategica: se l’abitassero i giapponesi o i tedeschi, il Belpaese sarebbe da tempo la Florida del mediterraneo. Questa striscia di terra rigogliosa la abitiamo però noi italiani, popolo fantasioso e creativo, ma individualista, indisciplinato e anarchico pecorone, per dirla alla Montanelli.
Il golpe inglese. Da Matteotti a Moro. Le prove della guerra segreta per il controllo del petrolio e dell’Italia, edito da Chiarelettere e scritto a quattro mani da Mario José Cereghino e Giovanni Fasanella, racconta di come, dal delitto Matteotti per arrivare al caso Moro, l’Italia sia stata né più né meno una sorta di protettorato inglese, in cui Londra non ha fatto altro che interferire, influenzare e guidare la politica di casa nostra come se fossimo una colonia di Sua Maestà.
Cereghino e Fasanella si sono presi la briga di spulciare documenti importanti, ormai desecretati, presso gli archivi di Kew Gardens vicino Londra.
Ne deducono che gli inglesi hanno sempre messo il becco - e non solo quello - nelle nostre vicende politiche ed economiche cercando di manovrarle dietro le quinte, soprattutto ostacolando sia la possibilità dell’avvento al potere del Partito comunista sia la politica energetica (gas e petrolio) perseguita dall’Eni di Enrico Mattei, incompatibile con le ambizioni britanniche.
E così, leggendo di intrighi, di spionaggio e controspionaggio, di pressioni e minacce, di indebite e arroganti intromissioni nelle questioni politiche nostrane, grazie a una ricca documentazione e un apparato bibliografico imponente, si comprende il perché dell’eterna instabilità dei nostri governi; il perché di certe stragi, della strategia della tensione e degli anni di piombo; il perché di certe morti sospette (Mattei) e di omicidi eccellenti (Moro).
Il quadro si rivela abbastanza chiaro e inquietante: gli inglesi hanno considerato l’Italia come una loro colonia, avvalendosi di gole profonde nascoste nell’organigramma dei ministeri che contano, nei servizi segreti, nel giornalismo e quant’altro ancora, spesso in concorrenza con gli americani, manovrando dietro le quinte, valutando anche l’eventualità o meno di appoggiare al momento opportuno un colpo di stato in funzione
anticomunista.
Un racconto allarmante e sconvolgente: l’Italia, un paese suddito e prono ai desideri della Gran Bretagna, con la complicità e l’asservimento di una parte della nostra classe dirigente.
Gli archivi dicono questo. Una parte non marginale della nostra storia, a partire almeno dagli anni Venti, va rivisitata per affrontare alcune verità che fanno male, in particolare a chi pensava di sapere già tutto sull’argomento. Ma tant’è.
Il golpe inglese. Da Matteotti a Moro: le prove della guerra segreta per il controllo del petrolio e dell'Italia
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