Il guanto di mio fratello. La disabilità raccontata ai bambini
- Autore: Giulia Franco
- Genere: Psicologia
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2021
Quando Giacomo e Giulia erano piccoli, la mamma era presa dalle attenzioni per il figlio maggiore e la pediatra le ricordava: “Signora, c’è anche l’altra figlia”. Era l’unica a farlo, per anni Giulia è stata per tutti solo la sorella di Giacomo e ha cercato di attirare l’attenzione anche su di lei. Reclamava d’essere capita. Dalla sua esperienza e dall’esempio di Giacomo ha tratto la scelta di vita personale e professionale: è una giovane psicoterapeuta Giulia Franco, autrice di un libro illustrato, Il guanto di mio fratello. La disabilità raccontata ai bambini (il Prato Edizioni, Saonara-Padova, settembre 2021, 72 pagine). Un volumetto agile e colorato, nato con la collaborazione della disegnatrice Nicoletta Silvestrin come strumento per spiegare la diversità ai bambini.
Padovana per nascita, residenza e lavoro, si presenta sul sito www.giuliafranco.it come attratta dalla vita in tutte le sue forme e dalla curiosità per gli individui, in particolare nell’età evolutiva. Laureata a Padova dopo un segmento di studi in Germania, ha frequentato a Milano la scuola di specializzazione in psicoterapia per l’infanzia e l’adolescenza.
È nata secondogenita, in una bella famiglia veneta impegnata ad accudire il primo figlio e a capire il perché fosse venuto alla luce affetto da disabilità gravi non riscontrate nella fase intrauterina. Forse un deficit di ossigenazione durante il parto aveva provocato danni cerebrali, ma tanti medici si sono impegnati senza risultato a cercare la causa delle difficoltà.
Giulia Franco dice d’essere guidata da due certezze: la consapevolezza del legame profondo col fratello, ora ospitato in un istituto e la volontà di trasformare il dolore in una risorsa per venire incontro alla sofferenza degli altri. Ama conoscere, ascoltare e ha reso una professione l’incontro, soprattutto con i bambini e le famiglie. Ha fatto del suo vissuto un mestiere di aiuto. Lo deve a Giacomo:
“Con la sua condizione l’aiuta a non smarrire la strada, le ricorda la giusta misura delle cose, la curiosità del nuovo, la bellezza della vita.”
Insieme a Nicoletta, che ha scelto la tecnica acquarellata per accompagnare i testi con le immagini, Giulia ha realizzato un libro che associa le sue emozioni di bambina a quelle delle famiglie incontrate. È uno strumento per crescere, per parlare a tutti d’inclusione. E di condivisione della diversità, che fa parte di noi e della vita. Non si guarisce, ma ci si può vivere accanto, “trovandole un senso”.
Il libro è diviso in tre parti. Nella prima Giulia si racconta e racconta. La seconda è la fiaba illustrata Il guanto di mio fratello. Le avventure di Hina e Tari. Nel terzo, la mappa del viaggio alla scoperta della diversità e schede di attività interattive e disegni, per i bambini dai sei anni in su.
Nella favola, Tari è il più grande, un giocherellone vivace e anche pasticcione, Hina è una bambina tranquilla e brava a scuola. Condividono tra loro un linguaggio segreto, fatto di sguardi profondi e di silenzi. In giro, le persone li guardano con curiosità, perché c’è qualcosa in Tari che attira l’attenzione: indossa sempre un guanto rosso, che le illustrazioni di Nicoletta rappresentano come una mano dalle dita lunghe, sproporzionata rispetto all’altra.
Hina non ha un guanto e non riesce a sfilare quello di Tari. Per aiutarlo, decide d’accompagnarlo da un mago misterioso, che potrà fare qualcosa. Intraprendono un viaggio nel deserto, tra gli indiani e per mare. La bambina scopre che il guanto di Tari è utilissimo per recuperare senza pungersi la borraccia finita sopra un cactus, per suonare il tamburo tanto forte da farsi sentire da tutte le tribù vicine, per nuotare veloce quanto lei. Un piccolo manifesto delle diversabilità: sono queste le capacità del fratello che lei ha potuto conoscere, spiega il mago, quando lo raggiungono. “Per aiutare davvero tuo fratello”, dice il vecchietto con la barba bianca e una lunga tunica verde, “prova ad accettarlo per quello che è ricorda che non è colpa tua se porta il guanto”.
È la storia di tanti fratelli che affrontano la crescita e lo sviluppo della propria identità, sono percorsi suggeriti dai gruppi di condivisione, che hanno ispirato anche tanti disegni di Nicoletta. È un libro dal quale tutti avranno qualcosa o tanto da imparare. La disabilità è un mondo nuovo, un’esperienza complessa in cui chiunque può trovare valori con i quali arricchirsi. Il vissuto di alcune famiglie può essere d’aiuto ad altre che si sentono smarrite, davanti a problemi che sembrano insormontabili. Anche gli illustratori possono imparare a comunicare la disabilità, mettendo a fuoco con immagini e colori temi delicati. I professionisti del sociale possono acquisire informazioni dall’esperienza di chi vive accanto alla disabilità. È una lezione per i genitori e i bambini normodotati: se in classe c’è un bimbo o una bimba con disabilità, aiuta a conoscere e a condividere, presupposti dell’inclusione.
Gli studenti possono trovare nel libro nozioni sui vissuti di parenti e disabili e costruire la propria professione partendo da sé stessi e dall’ascolto degli altri, come ha fatto Giulia Franco. Con un linguaggio chiaro e disegni alla portata dei piccoli, si rivolge a fratelli e sorelle dei disabili, con l’obiettivo di aiutare a comprendere la diagnosi del proprio caro.
E cerca di allargare il più possibile le potenzialità della diversità in ognuno di noi.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il guanto di mio fratello. La disabilità raccontata ai bambini
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