Il libro dei fatti 2013

Tomo voluminoso ma di facile portabilità per le ridotte dimensioni, Il libro dei fatti è un compendio utilissimo per chi ama tenere a mente gli avvenimenti dell’anno: contiene infatti il resoconto dei principali accadimenti dell’anno precedente alla pubblicazione e quelli dei primi mesi dell’anno in corso. Acquistandone più di uno si può avere un’esatta prospettiva storico-cronachistica dell’epoca contemporanea senza contare che nell’introduzione il libro inserisce una rapida successione di fatti salienti occorsi a dieci, venti, cinquanta fino a mille anni di distanza dall’anno di pubblicazione. Nel volume tutte le notizie principali dell’anno trascorso sono diffuse nel tipico stile conciso e compendioso da agenzia stampa. Le notizie non riguardano solo il nostro paese ma si aprono anche all’Europa e al mondo e riguardano economia, politica, sport, scienza e anche fatti e curiosità. Non mancano interessanti dati relativi agli eletti al Parlamento, alle principali università del nostro paese e notizie tratte dall’ultimo censimento nazionale.

Completano il testo una serie di quiz utili per allenare la memoria ma anche per giocare con gli amici per un passatempo intelligente e diverso e uno speciale sull’Italia sostenibile in occasione dei cinquant’anni dalla nascita dell’agenzia di stampa che edita il volume.
Sicuramente il testo, di scorrevole lettura è consigliato a tutti,dagli studenti, anche dell’ultimo anno di scuola primaria per il linguaggio non specialistico e di facile comprensione, ai docenti, a chi ama tenersi aggiornato e preferisce per mancanza di tempo un testo di facile consultazione se non ha modo di accedere ai motori di ricerca della rete.

Un valido e innovativo regalo soprattutto per le feste natalizie, malgrado il volume sia stato pubblicato solo in aprile e quindi è plausibile che il nuovo testo non possa essere in stampa a fine 2013. Unico neo: la presenza di pubblicità e un’impaginazione non molto accurata a cui chi è più interessato ai fatti (nell’accezione positiva e non in quella del dickensiano Mr. Gradgrind) può senza dubbio soprassedere.