Il mare dagli occhi
- Autore: Paolo Tomassi
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2022
Marina ha ventidue anni, capelli corti e occhi verdi, è piena di curiosità e affronta ogni cosa nella sua vita con entusiasmo; lo stesso quando ha davanti a sé una tela bianca da dipingere. Ha l’arte nelle mani e non comprende quel suo bisogno di avere i colori tra le dita, di spalmarli sulla pelle come se fosse una intima necessità, un filo interrotto da un’altra parte.
Si chiede perché non riesca a terminare i suoi dipinti, qual è il dubbio che interferisce con i suoi pennelli e i suoi colori!
Era lei la causa delle proprie scelte, oppure il semplice effetto di qualcosa originato altrove?
Una trama potente, piena di fascino è Il mare dagli occhi, ultimo romanzo di Paolo Tomassi, romano, trasferitosi da alcuni anni stabilmente a Venezia. Laureato in Lingue e letterature straniere moderne, lavora come docente.
La giovane protagonista con i suoi interrogativi inizierà un percorso alla ricerca delle proprie radici, della propria identità, che la porterà a Istria, la terra di origine dell’amata nonna, scomparsa quando lei era ancora piccola.
A volte le sembrava quasi che i resti di un’esperienza vissuta con una certa intensità si facessero simili a qualche strano polline fluttuante nell’aria. Pensare di servirsi della pittura, provare la sensazione di aver raggiunto quei filamenti biancastri e in costante mutamento sulla lastra della propria memoria emotiva...
La sua famiglia è un punto saldo nella sua vita, papà Livio, mamma Paola, i suoi fratelli, tanto quanto Liliana, presenza familiare importante, scrittrice famosa e pianista eccellente, l’amica di una vita di sua nonna Elena. Marina della sua nonna non conosce quasi nulla, è per lei “una sconosciuta onnipresente”.
Elena e Liliana vivevano a Pola, in Istria e si ritrovarono a Roma da esuli, in una città ancora sfigurata dalla guerra e come tanti a convivere con un cuore pieno di dolore, ricercando ovunque la propria terra, ricordando l’odore del mare, del pane caldo.
della forza delle bora che come una lama sferzava le guance
Marina si sente legata da un profondo affetto a Liliana, le piace quando si diletta a suonare il pianoforte perché la musica racchiude nelle note un profumo dolce e buono; e sa che solo lei le avrebbe potuto raccontarle di Elena e della loro storia.
Di loro due, ragazze liceali istriane costrette a vivere la paura quotidianamente, e quando la repressione del generale delle SS Paul Hausser divenne brutale, divennero staffette per il Comitato di Liberazione dell’Istria.
Elena era nata vicino a Pola, in una famiglia che si dedicava “alla terra rossa e sassosa”: viti, alberi da frutta, grano, e in un piccolo emporio per la vendita dei generi alimentari.
Quando vide arrivare le truppe di Hausser ne rimase atterrita scegliendo il coraggio. Liliana, di padre ungherese e madre croata, si considerava italiana e parlava bene l’istrioto, come qualche intellettuale definiva “il veneto coloniale”.
Suo padre, amante dell’arte e della cultura del Rinascimento le aveva insegnato l’amore per l’Italia.
Le spiegava che i tempi duri che erano costretti a vivere erano iniziati molto prima del Duce: erano il risultato di un nazionalismo borioso che aveva snaturato i valori del Risorgimento, con il Regno dei Savoia che prima aveva perseguitato Mazzini e poi depredato le ricchezze del Meridione.
L’arrivo di Tito, inizialmente considerato un liberatore dal nazifascismo, col passare del tempo si rivelò una minaccia, creando una situazione drammatica fino all’esodo degli istriani.
Cosa sarà della nostra città di Pola?
Un numero crescente di persone con i loro pochi effetti personali si preparò alla partenza, carovane meste verso qualche nave che le avrebbe traghettate verso un futuro ignoto. Marina pensò ad Elena e immaginò il suo viaggio di sola andata, il desiderio di una nuova vita e il dolore al ricordo della sua terra dalla quale era dovuta fuggire.
Accompagnerà Liliana in Istria, e muoverà i passi dove Elena aveva camminato, dove si era nascosta, dove aveva amato, dove era stata felice, dove aveva pianto.
Con il dono inatteso dei suoi diari che l’amica Liliana aveva custodito negli anni, avrebbe letto di Elena adolescente, degli studi, delle persecuzioni, delle ingiustizie, del suo amore, dei segreti. Avrebbe tramutato le parole di Elena in colori, per dare corpo ai suoi pensieri scritti, in un legame indissolubile tra i loro due mondi, la scrittura e la pittura. E il mare dagli occhi, il suo ultimo dipinto, avrebbe raffigurato in quel momento, il mare che univa e non divideva, invitava e non respingeva.
Sarà emozionante come Marina ed Elena riusciranno a incontrarsi, e quanto le loro particolarità si congiungeranno in una stessa identità.
Il mare dagli occhi è un delicato romanzo dalla scrittura seduttiva in una trama coinvolgente tra luoghi e tempi, tra le pagine tragiche della nostra Storia e l’analisi del proprio sé, quel rumore di fondo dell’io interiore della giovane protagonista alla ricerca della sua identità familiare e culturale.
Il mare dagli occhi
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