Il mio amico Gesù. Perché il vangelo ha cambiato la mia vita
- Autore: Nicola Legrottaglie
- Genere: Storie vere
- Anno di pubblicazione: 2013
- Credo che ormai lo sappiano anche i muri (figuriamoci i lettori di Sololibri), che le cose del cielo mi interessano poco, sono più interessato ai fattacci che accadono su questa terra. Ateo? Un agnostico senza livore, piuttosto: rispetto chi si spende per un ideale, qualunque esso sia. Il calciatore Nicola Legrottaglie ha scelto quello della fede cristiana e si impegna per essa. Chapeau.
- Tifo Juventus da una vita e sono di Catania. Nicola Legrottaglie ha giocato nella Juventus e gioca attualmente nella squadra della mia città. Sarò padrone, per una volta, di confessare apertamente che mi è simpatico?
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“Sono uno che dalla vita ha avuto tutto: soldi, donne, notorietà. Ma fino a quando Dio non si è impossessato del mio cuore, sono stato un uomo inquieto, insoddisfatto, pieno di dubbi. Quando conosci Gesù ti senti una nuova creatura, una persona che finalmente ha trovato un senso”.
Uno che dichiara apertamente cose così, non crediate meriti rispetto, a prescindere da come la pensi su Dio e Gesù bambino?
In un tempo “saturo di parassiti senza dignità” (la citazione stavolta è di Battiato), Nicola Legrottaglie ha il coraggio di mettere la faccia per testimoniare ciò in cui crede. Per quanto mi riguarda lo preferisco ai tanti sanfedisti laici e alle vestali del Nulla in circolazione, a parte il fatto che i suoi libri precedenti sono dei bestseller e qualcosa dovrà pure significare. Certo lo stile non è da premio Strega, ma i racconti arrivano dove devono e credo che, in fondo, è ciò che più conta per un autore e un editore.
Questo nuovo “Il mio amico Gesù. Perché il vangelo ha cambiato la mia vita” (Piemme, 2013), dopo i volumi sulla conversione e il ritorno alla fede, focalizza il discorso sull’attuale vita di Nicola Legrottaglie testimonial dei Vangeli. Con il taglio immediato di cui sopra, il Nostro conduce il lettore - anche quello più diffidente - alla (ri)scoperta di Gesù di Nazareth, “amico” del tutto speciale cui affidarsi, e dalla cui “parole” desumere la rotta per la vita, non soltanto spirituale, di ogni giorno. Si legge, fra le altre cose, nel libro:
“Non mi piace sentire persone che sostengono che Gesù era solamente un ‘maestro di etica? Ma non il Figlio unigenito di Dio. Motivo? Semplicissimo. Un buon maestro, una brava persona, non andrebbe certamente detto di essere Dio quando non lo era. Insomma, provate a immaginarvi di trovarvi dinanzi a uno che dice di essere Dio…i casi sono due: o questi è Dio veramente, oppure è un pazzo. Ma di uno che affermasse di essere Dio, non diremmo mai che, pur non essendo Dio, è comunque un bravo maestro di vita. Giusto? E non è neppure questione di fede, bensì di pura logica”.
In effetti la tesi non fa una grinza, per cui anche gli scettici con l’alibi della filosofia (ancorché spicciola) sono serviti. Battute a parte, “Il mio amico Gesù” è un libro che rasserena, comunque la pensiate.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il mio amico Gesù. Perché il vangelo ha cambiato la mia vita
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