Il patto dell’acqua
- Autore: Abraham Verghese
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Neri Pozza
- Anno di pubblicazione: 2023
La lettura di questo romanzo fiume, quasi mille pagine, mi ha preso tempo, per la ricchezza dei temi, per i tempi della storia, per il grande numero di personaggi, di vicende che li coinvolgono, per le generazioni che si susseguono, per la profondità dei rapporti che lo scrittore riesce a descrivere, ed infine per la vicenda storica che fa da sottofondo all’intera narrazione: la liberazione dell’India dallo strapotere dell’Impero Britannico, la nascita del Pakistan, l’affermazione del Kerala come stato.
Abraham Verghese, medico americano che lavora presso la Stanford University, è autore di diversi romanzi; questo, The covenant of water, tradotto per Neri Pozza da Luigi Maria Sponzilli con il titolo Il patto dell’acqua, è un volume di grande fascino; una storia che ha l’immediatezza della realtà, una epopea che coinvolge il lettore nel seguire sin dalle prime pagine personaggi indimenticabili.
Una cartina che precede la narrazione, fa familiarizzare chi legge con nomi difficili, Cochin, Trivandrum, Kottayam, Calicut, Malabar, e infine Madras.
La prima parte del romanzo ci fa incontrare le protagonista, la sposa bambina dodicenne che sta per partire per la sua nuova casa; siamo nell’anno 1900 nell’India meridionale, a Travancore.
La bambina lascia sua madre, il suo paese, per andare a sposare un uomo vedovo, molto più grande di lei, padre di un bambino, Jojo, e abiterà con la nuova familglia a Parambil, accolta dalla sorella dello sposo, Thankamma; la comunità è cristiana, fondata da san Tommaso.
Pian piano la giovane sposa cresce, comincerà ad apprezzare la tenerezza e la gentilezza dello sposo, che la rispetta. Avranno due figli, la piccola Baby Mol, una eterna bambina, e poi un maschio, che diverrà il personaggio centrale. Parallelamente a questo racconto, c’è quello del giovane medico scozzese Digby Kilgour, che si trasferisce in India per fare il chirurgo: sbarcato a Madras affronterà alterne vicende professionali, sentimentali, giuridiche, che si susseguono nel tempo, ma anche lui avrà un ruolo centrale nella trama del libro. Impossibile seguire tutti i rivoli che l’autore segue mettendo in scena una storia che dura quasi fino ai nostri giorni.
Tornando all’origine del romanzo, la storia della famiglia di “Grande Ammachi”, così ormai si chiama la piccola sposa ormai divenuta una matriarca, ha un terribile segreto: tutti i suoi membri muoiono a causa dell’acqua, dalla quale, come per una maledizione, devono tenersi lontano. E così morirà il piccolo Jojo, e così si teme per la sorte del secondo figlio di Grande Ammachi, Philipose:
“con l’ultima sillaba che sa di conforto e che scorre come l’acqua”.
Una volta divenuto adulto, il ragazzo vorrà studiare letteratura inglese a Madras, attratto da Moby Dick che legge da sempre con passione; ma la vita universitaria non fa per lui.
In treno sulla via del ritorno a casa, incontra la bella ragazza che poi sposerà. La loro figlia, che ci porta a tempi più recenti, studierà medicina e riannoderà tutti i fili della storia.
Libro meraviglioso, odoroso di spezie, di cibi preparati con maestria, di dialetti che si mescolano, che ci narra di sari colorati, di rapporti straordinariamente ricchi, di medici coraggiosi, di donne potenti, di amori e legami fortissimi, di morti insensate, di un evoluzione sociale, geopolitica, amministrativa, intellettuale, che racconta il secolo del Postcolonialismo in modo magistrale.
Le caste, le differenze religiose, le diverse lingue, l’inglese che unisce e che separa, ci raccontano una storia lunga un secolo, raffinata e crudele, piena di pregiudizi e di voglia di superarli, attraverso le metafore della salute fisica, delle malattie sconfitte, della voglia di crescere senza abbandonare tradizioni millenarie, di cambiare attraverso la rivoluzione, ma anche di abbandonarsi all’amore per una terra ricca di memorie, facendo alla fine un vero “patto con l’acqua”, tramite il progresso che viene rappresentato attraverso il personaggio bellissimo di Mariamma, la nipote di “Grande Ammachi”, bella come sua madre annegata dopo la sua nascita.
Libro che affascinerà chi avrà il coraggio e la costanza di arrivare alla fine di una storia piena di ogni aspetto dell’umanità, colta in un pezzo di mondo che si sta affermando, nel bene e nel male, ma con il quale l’occidente continuerà a dover fare i conti. Un grazie al traduttore, che ha dovuto compiere un lavoro davvero coraggioso nel rendere una lingua piena di termini idiomatici e toponimi difficili di cui la narrazione è piena.
IL PATTO DELL'ACQUA
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il patto dell’acqua
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Ho iniziato a leggere questo (finora) splendido libro
Di una "delicatezza" all’inizio nella presentazione dei "personaggi" indiani , bellezza nella descrizione della preparazione dei piatti ricchi di spezie e di colori .
Nella rappresentazione dei "lunghi silenzi" che si "intuiscono" durante la lettura
Assenza di parole ma grande ricchezza di sentimenti e cuore
Molto bello e anche "impegnativo" ma lo leggerò fino in fondo ..penso ne valga la pena