Il portavoce. La mia storia
- Autore: Rocco Casalino
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Piemme
- Anno di pubblicazione: 2021
“Piango per tutto il dolore del mondo.
Piango per tutta questa infinita immensa indicibile bellezza.
Piango – come scrive Virgilio nell’Eneide - «le lacrime delle cose».”
Con queste righe si chiude Il portavoce. La mia storia di Rocco Casalino (Piemme, 2021), il libro autobiografico del responsabile della comunicazione dell’ex premier Giuseppe Conte, e ho voluto riportarle all’inizio di questa mia recensione perché credo chiariscano fin da subito che non ci troviamo di fronte a un testo “politico” nel senso classico del termine, quanto piuttosto a una sentita e a tratti lirica narrazione di una vita (personale, prima ancora che professionale) difficile ed esaltante allo stesso tempo.
Certo, i riferimenti all’attività politica dell’autore non mancano; chi fosse in cerca di qualche retroscena gustoso o inedito non resterà deluso. Ma essi scivolano quasi in secondo piano rispetto alla lunga e spesso tormentata rievocazione di un percorso esistenziale puntellato da sofferenze e disagi di diversa natura e rilevanza.
Innanzitutto l’infanzia, vissuta dall’autore in un paese (che è anche il suo paese di nascita) dell’allora Germania Ovest, Frankenthal, e segnata da una povertà estrema, ai limiti della miseria; il sentirsi guardato “di sbieco" (sic) da ragazzi e adulti che non mancano mai di rinfacciargli le sue origini di “spaghettifresser”, “divoraspaghetti” (Fressen è un verbo che in tedesco si usa per gli animali e significa divorare, più che mangiare, ci spiega con rammarico l’autore); il rapporto straziante con un padre alcolizzato, rozzo e violento, con il quale si riconcilierà solo dopo molti anni dalla sua morte, come ci viene raccontato in alcune delle pagine migliori del libro, e che segnerà nel profondo, probabilmente più di ogni altra circostanza, il suo carattere e le sue future scelte di vita.
E ancora, la problematica accettazione della propria omosessualità, forse mai risolta del tutto, la sfida costante - a se stesso e al mondo - nel voler riscattare il difficile passato attraverso lo studio, l’affermazione sociale, l’impegno politico.
E più di tutte, curiosamente, la sua battaglia - quotidiana, potremmo dire - per superare lo stigma che gli deriva dall’essere stato tra i concorrenti della prima edizione del “Grande fratello”: un vero e proprio tormentone che ritorna ossessivamente per tutto il libro e che ci fa capire quanto sia difficile per una persona intelligente e capace quale sicuramente è Casalino subire il pregiudizio di chi (molti) si ostina a identificarlo in una persona vacua e superficiale, beneficiato da una popolarità effimera e per ciò stesso, in qualche modo, “colpevole”, per il solo fatto, e malgrado i tanti successi personali conseguiti poi, di aver preso parte a quell’ormai lontana stagione televisiva.
Con uno stile di scrittura naif, semplice e immediato, distante dagli arzigogoli dialettici di tanti politici, Casalino si mette a nudo, arrivando a ribaltare (o comunque cercando di farlo) l’immagine che da ultimo lo ha caratterizzato, quella di uno spin-doctor cinico e arrivista, un freddo manipolatore capace di maneggiare con spregiudicata perizia i delicati meccanismi che regolano la comunicazione tra il potere e i cittadini.
Nel libro tutto questo emerge solo sottotraccia, ben più limpido è invece il ritratto sincero, sovente travagliato e perfino commovente di un ragazzo del sud nato e costretto ad ambientarsi per caso in una fredda città teutonica, che ha saputo trasformare le avversità in occasioni di riscatto e di rivincita, le proprie debolezze in ragioni di forza e di coraggio, che è arrivato a sedersi a tavola con i grandi del mondo senza tuttavia mai perdere quell’umanità - fragile, tormentata, faticosa - che gli deriva dalla consapevolezza, mai perduta anch’essa, delle sue umili origini, e che, con schietta naturalezza, gli fa scrivere di sé:
"Darei qualsiasi cifra, tutti i miei soldi, tutto il mio successo, tutto il mio lavoro per una grande storia d’amore".
Il portavoce. La mia storia
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Un libro perfetto per...
Per gli amanti delle autobiografie a dei retroscena dell’attualità politica.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il portavoce. La mia storia
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