Il posto dei santi
- Autore: Bianca Favale
- Anno di pubblicazione: 2020
Si può vivere ciò che si sente di essere? Alma è una giovane ragazza dai capelli lunghi, alta, con indosso i suoi pantaloni grigi e un maglione nero a dolce vita e davanti allo specchio della sua camera si chiede come mai è una femmina per niente simile alla sue compagne e come mai le piaccia giocare con i maschi a pallone.
Ci sono storie che attendono il giusto tempo per essere raccontate come quella della nostra protagonista, narrata ne Il posto dei santi (Scatole Parlanti, 2020), romanzo d’esordio di Bianca Favale, autrice barese, laureata in Giurisprudenza, impiegata bancaria con la passione per la scrittura.
Alma racconterà di sé, dei suoi comportamenti non prevedibili, dell’attrazione emozionale per il suo stesso sesso e della sua storia d’amore contrastata e sofferta con Nina. La narrazione sincera e vera dei cambiamenti del suo corpo, del suo trauma, del disagio che cresceva in misura direttamente proporzionale al seno e del deserto intorno a lei, renderà la lettura del romanzo empatica e riflessiva: è il potere che hanno i libri di smuovere le nostre coscienze.
Nato e idealizzato al liceo, il loro sarà un legame intenso, doloroso, che farà di Alma un’autentica antagonista alle dinamiche di una società che non le permetteva di diventare un’adulta convinta di non essere un errore della natura.
“La mia vita è stata tutta così: un gustoso ensemble dal sapore dolceamaro di bugie e silenzi, scelti per non uscire dalla trincea che ho costruito contro un nemico che forse non è mai esistito oltre il confine dello specchio.”
Era cresciuta in una grande casa poco distante da quella dei nonni, insieme al fratello con il quale aveva condiviso la cameretta, ma non solo, anche la passione per le battaglie con i soldatini di piombo. Una madre bellissima, perfetta, con i sorrisi che sapevano di miele e latte; il papà, amante della musica classica, le aveva insegnato a chiudere gli occhi alle note di Bach, Mozart, Chopin e a sentire uno alla volta gli strumenti dell’orchestra. I suoi genitori erano stati per lei le persone più buone e dolci dell’universo e la sua una famiglia dedita al lavoro e all’educazione dei figli.
“L’adolescenza è il calvario necessario di ogni essere umano, con il corpo che cambia e un magma che ti mangia dai piedi e ti trascina giù, nel vortice di pensieri, desideri e paranoie imbarazzanti.”
Alma era una studentessa assidua, non bellissima, che viveva isolata dal walkman, con i suoi libri, la musica e la passione nel tradurre. E poi come in una tempesta l’arrivo travolgente di Nina nella sua vita, con i capelli biondo cenere, jeans stretti e camicetta a quadri, dal primo istante un miracolo della gioia. Si trovava di fronte a un’estranea, il suo opposto, che sembrava essere una parte del suo corpo. Un momento trascorso insieme aveva un suono diverso e sempre più forte era il desiderio di amarla, di baciarla, di averla tutta per sé. Il loro sarà un amore profondo, sconvolgente, ostacolato, nessuno ne voleva sentire parlare, e sotto una colata di cemento borghese la famiglia cercherà di seppellire la loro relazione. E come spesso succede arriverà il cartaio, pronto a spezzare il mazzo di carte a metà e a cambiare il corso delle cose.
Saranno tanti i momenti di sconforto per Alma nei quali avrebbe voluto essere come le sue amiche, le sue colleghe, con un marito, dei figli: non solo aveva dovuto mentire sempre a tutti, rubare un bacio in posti isolati, imparare a controllare ogni cosa, ma nel silenzio intorno a lei aveva subito insulti, derisioni, violenza.
Il posto dei santi è un romanzo che narra le tante difficoltà di un amore omosessuale, proibito agli occhi delle persone e destinato a portare sconvolgimenti nelle vite di Alma e Nina, di una storia intensa di desiderio, amore e di identità. Il luogo della libertà, della serenità, della felicità, il posto dei santi, sarà alla fine l’approdo di un viaggio interiore che Alma affronterà nella sua solitudine, con le sue inquietudini e il suo indomabile coraggio.
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