Il ragazzo alla pari di Federica Gnomo Twins

Mettetevi nei panni di una donna, matura al punto giusto, che ha appena messo alla porta il marito perché - classico dei classici - l’ha sorpreso in flagrante con una sua amica.
Mettete poi il caso che, ansiosa di rimuovere la brutta sensazione dovuta all’improvvisa solitudine, abbia deciso di cambiare aria e di concedersi qualche giorno di vacanza, e che per questo abbia richiesto ad un’agenzia interinale una baby-sitter a cui affidare i suoi piccoli gemelli.
Immaginato? Come dite? Niente di speciale? Ora, sentite il seguito.
Invece di una tata alla nostra mamma si presenta un… “tato”. Origini teutoniche – bello quasi come Sigfrido - ventitré anni, fisico da sturbo, sorriso… pure. Ovvio che gli ormoni della protagonista cominciano a prendere il volo.

Adesso potreste esservi fatta davvero un’idea de Il ragazzo alla pari, un romanzo sicuramente a tinte rosa, ma non per questo privo di spunti interessanti.
Innanzitutto la scrittura: breve, concisa, rapida, pulita.
Poi la scelta di raccontare la storia dando ampio spazio ai pensieri della protagonista. Quanti uomini vorrebbero essere nella testa di una donna, per riuscire a capire i suoi segnali in codice? “No” a volte vuole dire “forse”; mentre “forse” potrebbe voler dire “sì”.
Ebbene, in questo romanzo alcuni meccanismi mentali delle donne, attraverso la protagonista, vengono svelati e messi a nudo. Quasi una salutare iniezione di fiducia per quei maschi che si arrendono solo dopo il primo arrembaggio.
Ma la storia non finisce qui. Dopo pochi giorni la “passione” a cui è condannata la protagonista raddoppia: si aggiunge infatti all’allegra brigata anche il fratello gemello del tato che, per dirla con le sue stesse parole “è un altro bonazzo”.

Il romanzo tocca infine un altro argomento molto discusso: il divario di età all’interno della coppia. Un tema che Federica Gnomo risolve con spirito e ironia e un finale sicuramente non banale.