Il re ai confini del mondo
- Autore: Arthur Phillips
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2022
Arthur Phillips con il suo nuovo romanzo Il re ai confini del mondo (Fazi, 2022, trad. S. Castoldi) riporta i lettori ai tempi passati: siamo in Inghilterra nel 1601. La regina Elisabetta I è ormai anziana, le rimane poco tempo da vivere e, poiché senza figli, incerto è il nome del suo successore. Il regno non ha eredi. Il futuro re potrebbe essere Giacomo di Scozia, ma c’è un problema: non si conosce il suo vero credo religioso e le guerre tra cattolici e protestanti continuano a provocare tumulti tra la popolazione. A entrare a far parte della società inglese, a conoscere i segreti più intimi dei reali l’Inghilterra sarà Ezzedine, un medico della corte del sultano ottomano.
“Nel palazzo della felicità, a Costantinopoli, nella terra dei Turchi, i visir di Murad il grande, sultano degli Ottomani, custode delle due sacre moschee, califfo dei califfi, inviarono una missione diplomatica in un regno lontano, senza sole, primitivo, fradicio di pioggia, pagano. Il sultano scelse come ambasciatore un uomo leale e fidato ma di scarsa importanza per trattare con il popolo di quella zolla di terra umida. Eppure bisognava mandare qualcuno per negoziare commerci e salvacondotti…L’ambasciatore e la sua corte viaggiarono fino ai confini del mondo. Mahmoud Ezzedine, il medico responsabile prima di tutto della salute dell’ambasciatore, e in secondo luogo degli altri componenti della spedizione, aveva cercato di evitare il viaggio, ma la sua presenza era stata espressamente richiesta.”
Ezzedine si vede costretto a lasciare l’amata moglie Saruca e, ancor più, l’unico figlio Ismail che, alla notizia della sua partenza, piange sconsolato per ben due notti.
Durante i primi tempi in Inghilterra, l’ambasciatore e i suoi uomini vengono intrattenuti dalla regina con grandi feste, assistono a commedie e spettacoli di musica e di ballo. Mahmoud Ezzedine, chiaro di pelle quasi come un italiano, appare assai riservato e timido di natura. L’aria di quei luoghi umidi non gli giova e lui sente la propria fibra indebolirsi e deperire. Nel tempo rimastogli libero durante la giornata, Ezzedine studia erbe e piante dell’isola ed entra in buoni rapporti con l’alchimista, astronomo e filosofo naturale della regina, il dottor Dee.
Ogni sera Mahmoud scrive un diario che si ripromette di portare personalmente al figlio al suo ritorno a Costantinopoli.
“La sultana d’Inghilterra non è bella, non quanto viene reputata la nostra, e non è neanche saggia come il nostro sultano anche se parla bene il latino. È una donna anziana con la faccia dipinta di colori strani. Ha i capelli della tinta dei cachi, perché la sua famiglia proviene dalla terra del Galles, dove tutti hanno colori bizzarri… Prima di questa regina, l’Inghilterra ne aveva un’altra, sorella di Elisabetta ma lei era un’adoratrice della croce…”
Poi, inaspettatamente, poco prima del ritorno a Costantinopoli, per Ezzedine tutto muta: in seguito a banali battute “in stile inglese”, il medico viene severamente richiamato dall’ambasciatore e, inoltre, poiché da musulmano ha curato un cristiano alla corte della regina, in breve tempo il suo destino cambia.
“Il sultano vi ha scelto per qualcosa di grande. Vi ha scelto per essere il cemento, l’incarnazione del ponte che sta costruendo tra Londra e Kostantinyye.”
Dietro queste lodi si cela un futuro diverso per Mahmoud: rimarrà in Inghilterra, pian piano integrandosi nella quotidianità britannica, mai dimenticando i luoghi a lui cari e la famiglia adorata.
A questo punto l’attenzione va all’altro personaggio importante, Geoffrey Belloc, che, prima come guerriero e ora come spia, è al servizio della regina. Sta a lui scoprire, attraverso aiuti di persone fidate se Giacomo di Scozia potrà essere il successore dell’anziana monarca.
La preoccupazione è che il futuro re pratichi il cattolicesimo, religione di sua madre. A Belloc viene affidata la missione di scoprire il vero credo di colui che potrebbe diventare re d’Inghilterra.
Ezzedine entra a far parte della narrazione attraverso un’altra lunga serie di eventi e viene reclutato da Belloc per infiltrarsi alla corte scozzese e capire se James è cattolico o protestante. Ezzedine, giunto in Scozia, approfondisce la conoscenza con Giacomo: ci vorrà tempo, ma soprattutto saranno necessari l’astuzia e al contempo il suo fare gentile per stringere amicizia e guadagnar la fiducia di colui che potrebbe esser re, a condizione non sia cattolico.
E poi… il resto è storia. Giacomo seppur non apertamente, manifesta la propria fede religiosa che gli permetterà un giorno di salire al trono.
Il re ai confini del mondo è uno sguardo affascinante e intrigante sulla politica e sui pregiudizi religiosi britannici del XVII secolo attraverso gli occhi di un medico musulmano turco, una storia di macchinazioni e trame, frutto dell’accattivante narrazione di Arthur Phillips, scrittore eccellente, intelligente e preciso anche nei dettagli.
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