Il sapore delle parole inaspettate
- Autore: Giulia Zorat
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2020
Il sapore delle parole inaspettate (IoScrittore 2020) di Giulia Zorat è uno dei romanzi vincitori del torneo letterario IoScrittore del Gruppo editoriale Mauri Spagnol.
L’ebook, disponibile in tutti gli store online al prezzo di 3.99 euro, è il romanzo d’esordio di Giulia Zorat, laureata in Giurisprudenza, ma che lavoratrice nel settore della comunicazione digitale. L’autrice ha scritto articoli per "Vogue Italia” e “Sul romanzo” e racconti per Tuffi Rivista, Locomotiv e Tre racconti. Nel 2018, il suo racconto La balena 52-hertz è stato pubblicato all’interno dell’ebook Storie di scuola, edito da Giunti Scuola.
Giulia ha vissuto in diverse città, ma Parigi è quella che le è rimasta più nel cuore, infatti è dalla magica capitale francese che l’autrice ha tratto ispirazione per il suo primo romanzo.
“Ma il cielo di Parigi non è mai crudele troppo a lungo. E per farsi perdonare, ci regala un arcobaleno”.
Canta la voce cristallina di Edith Piaf nella celebre canzone Sotto il cielo di Parigi, frase cardine della melodia che simbolicamente l’autrice ha posto come esergo del testo. Il cielo di Parigi, talvolta tempestoso, cioè nordico, spesso sereno, quindi mediterraneo, ha visto di tutto: guerra, pace, distruzioni, rivoluzioni, complotti, amore, passioni e feroci vendette. Ha visto vita, morte e miracoli, sensibilmente tratteggiati in questo romanzo tenero e commovente che presenta personaggi che restano nel cuore del lettore.
Cinque anime, cinque esistenze che si perdono e si ritrovano dietro la porta di una minuscola pâtisserie ai margini della metropoli più romantica del mondo.
“Parigi, 22 settembre 2013. Cara Josephine, sono qui con te nel luogo dove niente inizia e tutto finisce”.
Jacques Dubois scrive una lettera a sua moglie, morta da poco, pasticcera e moglie devota che andandosene via per sempre “ha lasciato un vuoto incolmabile nei cuori di tutti coloro che la credevano capace di sfuggire la morte”. E invece no, adesso le spoglie mortali di Josephine riposano nel cimitero Père Lachaise, a casa c’è solo il ricordo di lei, mentre le strade in questo autunno crudele sono troppo rumorose, troppo illuminate, troppo piene di gente frettolosa.
“Caro diario, tra poco compio dieci anni e tu sei il mio regalo di compleanno anticipato”.
Enea Silvestri è nato a Parigi ma è di origine italiana, ha i capelli a scodella e gli occhiali tondi alla Harry Potter, è un vero e proprio enfant prodige, ha una mamma bellissima, Irene, una di quelle donne che quando camminano per strada la gente si gira a guardarle, ma non ha mai conosciuto suo padre. È ovvio che Enea sente moltissimo la mancanza di una figura paterna, ha provato a chiedere informazioni a sua madre, ma Irene è stata reticente al riguardo. Quindi la più grande paura di Enea è quella che suo padre sia là fuori e per qualche motivo il bambino non riesce a immaginare che non lo voglia conoscere.
“Mancava mezz’ora al solstizio d’inverno del 2013”.
François si trova a un bivio della sua esistenza: dopo dieci anni il suo matrimonio con Georgette è finito miseramente. François è stato accusato da Georgette di essere “un narcisista egoista” e, chissà, forse l’accusa rivoltagli dalla sua ex moglie è anche vera. Ma se l’uomo avesse provato a sciogliere il suo cuore da troppo tempo confinato in inverno, le cose sarebbero potute cambiare presto. Accogliere nel proprio cuore un po’ di dolcezza, una dolcezza simile a quella che si prova assaggiando “Les Mots du Chocolat”, ricetta che si può provare al termine della lettura del libro, il cui finale ha un sapore dolceamaro.
Il sapore delle parole inaspettate
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