Il sentiero dei profumi di Cristina Caboni

Elena Rossini è l’erede di una dinastia di donne che per secoli ha esercitato l’arte della profumeria, in un antico palazzo di Firenze. È cresciuta fra vecchi alambicchi e preziose essenze, con la nonna Lucia che le ha insegnato ogni segreto. Ma la vita l’ha messa a dura prova, l’ha fatta sentire una nullità. Susanna, sua madre, l’ha abbandonata, ed ha permesso che il patrigno la trattasse molto male. Non si fida più di nessuno Elena, quando si fidanza con Matteo. Lo fa per rinnegare il suo passato, per fingere che i profumi non abbiano un posto preponderante nella sua vita. Per non essere come sua madre. Ma non si può rinnegare a lungo la propria natura, perché Elena è nata con un dono, e non lo può ignorare. Tradita e abbandonata anche da Matteo, la donna rimane sola. Presto si rende conto di avere lasciato quel “sentiero”, tanto caro a nonna Lucia, e decide di ripartire da zero, alla ricerca del “profumo perfetto” creato da una sua ava, alla cui formula misteriosa ha anelato tutta la famiglia, senza mai riuscire ad impossessarsene. E così i profumi ritornano nella sua vita.

“Elena componeva il profumo nella sua mente partendo dalle note di testa, poi univa quelle di cuore, infine quelle di fondo. Prima di cominciare a crearlo fisicamente, il profumo era già pronto dentro di lei. Ma la cosa davvero importante era la consapevolezza di essere finalmente felice.”

Monique, la sua amica d’infanzia, le propone di trasferirsi a Parigi. Le mette a disposizione un appartamento in un antico palazzo, appartenente alla sua famiglia, e le dà l’opportunità di poter lavorare in una grande profumeria. Elena accetta. Si lascia tutto alle spalle e si trasferisce nella “città dei profumi”, per eccellenza. Dopo varie vicissitudini ed episodi rocamboleschi, riuscirà a ritrovare il suo equilibrio, e anche l’amore.

Un esordio, quello di Cristina Caboni, senza dubbio notevole.
“Il sentiero dei profumi” (Garzanti, 2014) è stato segnalato come fenomeno editoriale, già molto apprezzato anche all’estero, prima ancora della sua uscita ufficiale. Un racconto che tratta un tema affascinante, quello dei profumi, che non sono solo un semplice dettaglio al quale collegare una persona, bensì diventano una vera e propria filosofia di vita.
Cail rappresenta l’eroe romantico, senza tempo, con un passato difficile, che vuole evitare di commettere altri errori, e cerca nella ragazza una redenzione. Una storia piacevole, che si legge senza troppe complicazioni. Unico appunto: Cail, nel tentativo di voler proteggere ad ogni costo Elena, a volte la tratta come fosse una bambina e non le riconosce i suoi ventisei anni. Per il resto, un bell’esempio di come ognuno di noi sia nato con un dono e a questo destino non possa esimersi.
Glielo diceva sempre la nonna.

“Il profumo è il sentiero. Percorrerlo significa trovare la propria anima.”