Il suono della montagna
- Autore: Yasunari Kawabata
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Bompiani
“Il suono della montagna” (Bompiani, 2002) è un romanzo che non esce dai confini della famiglia, e dai tesi rapporti che si instaurano all’interno di essa, mantenendo nel corso di tutta la narrazione un suo ritmo pacato e lineare, risolto in frasi brevi ma non perentorie, bensì modulate quasi seguendo la pudica circospezione con cui i personaggi esprimono i loro sentimenti. I dialoghi sembrano alludere a emozioni taciute o rimosse; le descrizioni attente, eppure mai troppo dettagliate o pedanti.
È lo stile magistrale del grandissimo Yasunari Kawabata, qui esibito in una delle sue rese migliori: la trama, ridotta a scarni e poco più che banali avvenimenti, viene messa in secondo piano dalla delicatezza con cui lo sguardo del narratore si sofferma sulle sfumature di gesti, discorsi, moti dell’animo dei protagonisti.
Shingo è un professionista sessantenne, che negli anni ’50 vive in un sobborgo di Tokyo con la sua famiglia. Si trova a fare i conti sia con l’invecchiamento fisico (sordità, insonnia, cali di memoria), sia con la trasformazione dell’ambiente che lo circonda (perdita di parenti e amici, problemi economici, ricostruzione postbellica, deterioramento dei rapporti sociali), sia soprattutto con le problematiche irrisolte all’interno della suo nucleo familiare. La moglie gli è sempre più estranea, chiusa in un ottuso e rassicurante egoismo: l’unica confidenza tra loro è quella della vicinanza nel sonno, tormentato però dal russare di lei, e dal contatto con i suoi piedi ghiacciati. La figlia, indisponente e rancorosa, tornata nella casa paterna con le due bambine piccole dopo il fallimento del matrimonio, non gli nasconde la sua ostilità.
Il figlio, alcolizzato e violento, tradisce la giovane moglie con crudele ostentazione.
È solo con questa sua dolcissima nuora che Shingo riesce a vivere la tenerezza di un rapporto fatto di reciproca dedizione, cura, e riconoscente adesione alla bellezza della natura: questo affetto casto e profondo unisce i due in un nobile e consolatorio riscatto dal mondo circostante.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il suono della montagna
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