Il consiglio per le letture estive più originale arriva in questi giorni da Modena: Roald Dahl perché è adatto a grandi e piccoli. Parola della professoressa Elisabetta Imperato.
Ma l’elenco non finisce qui: comprende, tra gli altri, Umberto Eco, Massimo Recalcati, Ernest Hemingway, Margaret Mazzantini, Arthur Schopenhauer, Antonio Tabucchi.
Una lista che si va componendo di giorno in giorno sulle panchine del Parco di via Paganini, dove l’insegnante di Filosofia, per anni in forze presso il Liceo Classico Muratori San Carlo della sua città e oggi in pensione, lascia i libri accumulati nel corso di una vita da lettrice.
Un dono per i concittadini e un invito alla lettura. La professoressa, intervistata da giornali e tv, racconta il suo amore per i libri e il desiderio di condividerlo
La biblioteca del dono della professoressa Elisabetta Imperato
Quella che si compone all’ombra verde del parco, al riparo dalla calura estiva, è una biblioteca variegata: comprende gialli, noir, gotici, saggistica, libri per ragazzi. La prof Imperato è una lettrice forte: negli anni ha accumulato centinaia di volumi. E oggi decide di condividerli con un’iniziativa culturale che guadagna le prime pagine di quotidiani come “la Repubblica”, attirando le telecamere del Tg Rai regionale.
Così in una recente intervista la professoressa spiega:
Da sempre per me il libro si identifica con il dono. La lettura apre mondi e allunga la vita nel senso che attraverso le storie degli altri si possono vivere altre vite e leggere è il nutrimento più importante per l’esistenza di tutti.
L’idea nata da un libro
Ogni giorno, purché il meteo non minacci pioggia o il caldo non si annunci eccessivo, la prof.ssa Imperato sistema i libri sulle panchine. Sono copie ben conservate, segno di un amore di lunga durata.
Un regalo per chi passa: molti si sorprendono, sfogliano i volumi, spesso li portano a casa. E di fronte ai libri è facile immaginare il nascere di conversazioni, amicizie.
A fine giornata la professoressa torna a controllare, sposta i libri all’ombra per preservarli dai danni di un’eccessiva esposizione alla luce agostana, trova loro sistemazioni riparate. E dopo alcuni giorni, se nessuno ha deciso di adottarli, li riporta a casa.
L’idea arriva, neanche a dirlo, da un libro e dall’invito all’essenzialità contenuto tra le sue pagine: si tratta di Solo bagaglio a mano di Gabriele Romagnoli (Feltrinelli, 2015).
Ma c’è di più:
Le pagine dei libri vengono dal tronco di un albero e forse proprio a quel legno devono ritornare.
A pensarci bene, sembra la trama perfetta per una delle storie di Roald Dahl.
Recensione del libro
Solo bagaglio a mano
di Gabriele Romagnoli
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La professoressa di Filosofia che dona libri agli sconosciuti per favorire la lettura
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