Intervista a Marcello Simoni, in libreria con il nuovo giallo storico “Morte nel chiostro”

A Milano di fronte alla cinta muraria del Castello Sforzesco, a due passi dal centro storico, si trova la sede de La nave di Teseo. Qui la nostra collaboratrice Isabella Fantin ha partecipato a una tavola rotonda con Marcello Simoni, impegnato a promuovere Morte nel chiostro, in libreria dal 30 gennaio 2024.
Dopo I misteri dell’abbazia di Pomposa e La dama delle lagune, il nuovo romanzo rappresenta la terza collaborazione con la casa editrice milanese.

Un incontro con lo scrittore Marcello Simoni

a cura di Isabella Fantin

Lo scrittore ci accoglie con un sorriso e una bella stretta di mano in un ambiente raccolto ed elegante dove la nostra chiacchierata ha inizio.
Marcello Simoni si intrattiene volentieri con il pubblico e non ne fa mistero. Si esprime con passione e quella chiarezza propria non solo di chi padroneggia e ama l’argomento, ma desidera condividerlo con addetti ai lavori e non.

Morte nel chiostro è un giallo ambientato nel 1187 in un piccolo convento femminile alla periferia di Ferrara. Per la prima volta la coppia investigativa si tinge di rosa, presentando la badessa Engilberta e la novizia suor Beatrice.

Al momento delle domande, ho potuto chiedere all’autore:

• Benché estraneo al cast, la figura storica di Ildegarda di Bingen aleggia sul romanzo come un nume tutelare. A Suo avviso che modello può rappresentare una mistica della sua statura per le nuove generazioni?

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“Ritengo che Ildegarda di Bingen sia un modello positivo e propositivo per giovani e giovanissimi. Le ragioni sono due. In primo luogo rispecchia un Medioevo al femminile tutto da scoprire, perché le monache vivevano una vita segreta che non deve essere sepolta dalla Storia. In secondo luogo, come dimostra la sua vita, ruppe tutti gli schemi per diventare se stessa. Ci ricorda l’importanza dello studio, della formazione, della lettura per capire cosa ci piace senza dimenticare l’umiltà.
Sgombriamo il campo dai luoghi comuni. Nel Medioevo l’istruzione non è affatto preclusa alle donne che, per esempio, si occupavano della gestione domestica quando il marito era in guerra oppure era proprio il monastero ad avvicinare ragazze adolescenti alla scrittura e alla lettura. Tanto che l’amanuense non è un’attività esclusivamente maschile. Come lo sappiamo? Dai testi stessi che riportano in calce in nome della copista. Nel Medioevo la figura femminile ricopre a vario titolo un ruolo centrale, pensiamo alla lirica trobadorica o al culto mariano.
Lo stesso Dante non sceglie una donna come guida?

Ildegarda di Bingen fu una delle figure più eminenti del secolo XII. Monaca, mistica, proclamata Dottore della Chiesa, scrisse musica, mantenne relazioni epistolari con il Barbarossa. E se si occupò di fisica catalogando il sapere dell’epoca (corpi inanimati, pesci, volatili, alberi, erbe), a spingerla non fu l’erudizione bensì il desiderio di conoscere il creato e di costruire qualcosa di duraturo. E quante volte questa donna di eccezionale statura, con umiltà, si definisce una muliercula?
Non critico gli influencer a priori. Sono il primo a utilizzare i social media (confesso che Tik Tok mi fa venire il mal di testa). Però invito i ragazzi a stare alla larga da un appiattimento del pensiero poiché i social media rinforzano il conformismo.
Occorre scommettere sulla lettura e lo studio che ci rendono consapevoli sulla strada da intraprendere.
Oggi con tanto facciamo poco, nel Medioevo con poco si faceva tanto. È questa la lezione di Ildegarda di Bingen.”

Recensione del libro

Morte nel chiostro
di Marcello Simoni

Ci congediamo con un firma copia accompagnato da uno dei disegni che costellano Morte nel chiostro. Il mio sembra raffigurare una monaca imbronciata. Che sia la priora suor Ursula?

A proposito di Ildegarda di Bingen, osservo che Marcello Simoni ne ha sottolineato la statura intellettuale, senza soffermarsi sulla sua santità.
Come ha fatto tratteggiando la rosa di consorelle dell’immaginario convento di San Lazzaro, definendola acutamente:

“Campionario dei vari colori della personalità femminile”.